Roma, 21 set. (LaPresse) – “Ancora una volta le comparazioni segnalano l’anomalia dell’Italia come Paese nel quale i salari sono bassi, la produttività è bassa, l’occupazione è bassa e quindi è elevato il costo del lavoro per unità di prodotto e in rapporto al Pil”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi.
“La responsabilità di tutto ciò – aggiunge – è in un vecchio sistema di relazioni industriali centralizzato ed egualitario. Se ne era avviato il decentramento con gli incentivi al salario di produttività ma poi dal Governo Monti si sono ristrette a tal punto la platea e la quota del salario da renderli impercettibili. Ora occorre già in legge di stabilità portare da 30 a 50 mila euro la soglia di reddito dei lavoratori beneficiari e da 2000 a 10 mila euro il reddito detassato quando collegato a obiettivi di efficienza o a risultati”.