Roma, 14 set. (LaPresse) – Mai primo giorno di scuola fu così atteso. Si sono aperti questa mattina i cancelli per 9 milioni di studenti in 13 regioni italiane, di cui 7.861.925 i ragazzi iscritti nella scuola statale e oltre 960.000 quelli delle paritarie. Ma i protagonisti veri di questa mattinata sono stati gli insegnanti e il personale scolastico, circa un milione, al centro della riforma ‘Buona scuola‘ approvata dal Parlamento tra le polemiche e in zona cesarini questa estate.
La prima a fare gli auguri al tutto il mondo della scuola è proprio la ministra Stefania Giannini che rivolgendosi agli studenti, davanti alle telecamere di UnoMattina, ha ribadito “abbiamo fatto un enorme sforzo perche’ siate protagonisti. Questo sia un anno speciale” che può diventare, ha aggiunto “quello che vorremmo, la scuola che rende protagonisti studenti e insegnanti”. Sul fronte del personale docente assunto la titolare del Miur non ha remore: “E’ una scommessa vinta”.
Anche il premier Matteo Renzi ha espresso sui social network la propria soddisfazione, augurando un buon inizio d’anno a studenti e insegnanti: “Tutti i nostri sforzi non sono per una scartoffia burocratica o per un progetto architettonico, ma per i progetti di vita dei nostri ragazzi. E’ a loro che voglio fare un gigantesco in bocca al lupo. La risorsa piu’ grande dell’Italia, ragazzi, siete voi”. Per quanto riguarda poi gli aggiustamenti ancora da fare alla riforma, il presidente del Consiglio ha assicurato: “Siamo pronti ad ascoltare, migliorare, confrontarci, cambiare. L’unica cosa che non possiamo accettare e’ fermarci allo status quo”.
A spegnere gli entusiasmi del governo, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che definisce la riforma “la solita renzata con fregatura, come sempre per i piu’ deboli. Un vaffa a Renzi e alla sua buona scuola…”. Dura la replica di Francesca Puglisi, resposnabile scuola del Pd, che etichetta le parole del leghista come un “turpiloquio” che si “commenta da solo”.
Che per il mondo della scuola questo sia un anno segnato dal cambiamento lo si vede anche dalla decisione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di inaugurare l’anno scolastico all’istituto professionale Davide Sannino di Ponticelli, a Napoli. Un istituto diviso tra criminalità e voglia di legalità, una scuola dove ogni banco vuoto è una sconfitta dello Stato. Il 28 settembre alle 11 il capo dello Stato sarà infatti nella struttura nell’estrema periferia orientale della città, che ospita circa 700 alunni.
L’evento, oltre alla location, acquista quest’anno una importanza ulteriore anche perché è la prima volta che un capo dello Stato esce dal Quirinale per questa occasione. I predecessori di Mattarella hanno infatti sempre celebrato l’evento al Colle, con eccezione di Carlo Azeglio Ciampi, che il 20 settembre del 2005 decise di far svolgere l’evento al Vittoriano a Roma.
In bocca al lupo ragazzi, siete la più grande risorsa dell’Italia https://t.co/4yL9iHzTZT
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 14 Settembre 2015
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