Roma, 13 set. (LaPresse) – Dalle riforme al tennis all’immigrazione, il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha affrontato molti punti nella sua eNews, a partire dalla riforma del Senato.
I NUMERI NON MANCANO. “Da qualche settimana i media riportano una grande discussione sulle riforme costituzionali. Il ritornello che viene trasmesso a reti unificate è il solito: non ci sono i numeri per approvare le riforme. Un ritornello cui sono molto affezionato, perché è lo stesso che ha funzionato alla grande in tutte le precedenti riforme puntualmente approvate tutte. Porta bene, insomma. Non c’erano i numeri, secondo tutti questi esperti, per fare la riforma elettorale, che adesso infatti è legge dello stato. Non c’erano per la scuola, per il jobsact, per gli 80 euro, per la responsabilità civile dei magistrati, per il divorzio breve, per la pubblica amministrazione, per i reati ambientali, per l’anticorruzione, per l’irap costo del lavoro: tutti a dire, scrivere, profetizzare che ‘no, non ci saranno i numeri’. E alla fine i numeri ci sono sempre stati. Come ci sono e ci saranno per la riforma del Senato”.
ITALIA USCITA DALLA PALUDE, HA SVOLTATO. “Ho accettato di formare il governo, intervenendo a legislatura in corso quando il cammino di questa legislatura sembrava spacciato e l’Italia politica sembrava ferma nella palude, per tentare l’elettroshock e far ripartire il motore del Paese. Adesso che l’Italia ha svoltato, ora è il momento di insistere: tranquillità, fiducia, credibilità. C’è un’altra Italia. E non è più il problema del mondo”. Così il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi nella sua
NON SIAMO PIU’ PROBLEMA DEL MONDO. “Non siamo più il problema economico dell’Europa, non siamo più la minaccia finanziaria del mondo. E dopo anni di segno meno crescono tutti gli indicatori. È davvero un periodaccio per i nostri amici gufi abituati a roboanti comunicati stampa dopo ogni dato Istat e oggi comprensibilmente sono più sobri nelle loro dichiarazioni. Cresce il Pil e siamo felicemente costretti a rivederlo al rialzo. Crescono i consumi e sono felice che gli studi della banca d’Italia e della Bocconi dimostrino che gli 80 euro non solo siano stati una misura di giustizia sociale ma abbiano anche funzionato. Cresce il turismo, a doppia cifra specie al sud. Cresce l’export”.
IMMIGRAZIONE, NOI PUNTO DI RIFERIMENTO. “Che l’Italia sia oggi un punto di riferimento a livello internazionale emerge chiaro nelle delicate questioni legate all’immigrazione. A casa nostra qualcuno ha raccontato per mesi che l’immigrazione era un problema tutto locale, figlio della cattiva gestione politica di un Governo o di una prefettura. Si è fatto credere che l’Italia fosse invasa e il mondo invece stesse bene. Finché la realtà si è presa una bella rivincita”. Il premier ha aggiunto: “Il numero delle donne e degli uomini che raggiungono le nostre coste è più o meno lo stesso, identico, dello scorso anno. Non c’è invasione, dunque. Si può discutere e riflettere insieme su come gestire al meglio la complicata partita organizzativa, dall’accoglienza all’asilo ai rimpatri. Ma non c’è nessuna invasione con buona pace dei professionisti dei toni apocalittici che affollano i nostri talk show, non solo dal lato dei politici”.
TENNIS, POLEMICHE STERILI. E sulle polemiche scaturite dalla sua partecipazione alla finale degli Us Open, Renzi, che aveva annullato la sua visita alla Fiera del Lev ha controbattutto: Sono andato a NYC per vivere con loro (Flavia Pennetta e Roberta Vinci, ndr) la finale. Ho letto molte polemiche per la mia scelta. Fosse stato il calcio, non avrebbe detto niente nessuno.
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