Marino: In Usa per minacce di morte, non sono tornato perché non c’era emergenza

Roma, 10 set. (LaPresse) – “Ho ricevuto diverse minacce di morte negli ultimi tempi e per questo sono stato costretto a rinunciare a girare in bicicletta e a vivere sotto scorta. Per questo ho deciso di prendere 14 giorni di vacanza. Non c’era nessuna emergenza per cui rientrare. Quello che è accaduto, il funerale di Vittorio Casamonica, é stata una manifestazione in cui sono stati mandati messaggi ai vivi”. Lo ha detto il sindaco Ignazio Marino, durante la trasmissione di La7 Otto e mezzo, intervistato dalla conduttrice Lilli Gruber e il notista politico Massimo Franco.

“Al prefetto – continua Marino – ho mandato una lettera prima del consiglio di sicurezza per dire che non sarei andato. E comunque -sottolinea – con il prefetto ci siamo sempre sentiti con regolarità. Inoltre sette assessori sono rimasti in città a lavoro. Se si costruisce una squadra non si corrono rischi anche grazie alla tecnologia che permette di mantenere il contatto”.

Il sindaco inoltre afferma che la foto che lo ritrae con la muta da sub, circolata nei giorno della sua assenza, risale al 2010 e non alle ultime vacanze ai Caraibi.

Il sindaco di Roma è tornato a parlare della puntata del programma di Bruno Vespa ‘Porta a porta’ di martedì che ha avuto ospiti i familiari del boss Vittorio Casamonica: “Anche oggi – dichiara- ho ricevuto mail di sdegno per la trasmissione. Sono convinto che non si possa pagare il canone per un servizio pubblico simile”.

Sui funerali show Marino afferma che i vigili “sono intervenuti per regolare l’ingorgo” e che “lo spazio aereo non è controllato dal comune”. Concludendo: “Non controllo le forze dell’ordine che invece in quel caso avevano tutte le informazioni”.