Bolzano, 2 set. (LaPresse) – Di fronte all’aggravarsi del dramma dei migranti al quale si sta assistendo in questi giorni, i ministri degli Esteri di Italia, Paolo Gentiloni, Germania, Frank-Walter Steinmeier, e Francia, Laurent Fabius, hanno sottoscritto un documento di ampio respiro con il quale chiedono una forte risposta europea alla crisi”.
Lo ha fatto sapere la Farnesina, con una nota in cui specifica che “il documento è stato inviato all’alta rappresentante dell’Unione europea, Federica Mogherini, con la richiesta che dell’argomento si discuta il 4-5 settembre a Lussemburgo in occasione della riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Unione europea”. Per risolvere la crisi dell’immigrazione – sostengono i tre ministri degli Esteri – si deve “raggiungere un’equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo”.
La Farnesina ha sottolineato che il documento italo-franco-tedesco, molto articolato, “mette in rilievo come, alla luce dei limiti e delle manchevolezze chiaramente mostrati dall’attuale sistema di regole europee in materia di asilo, creato ormai 25 anni fa, occorra rivederne contenuti e attuazione”. Il ministero degli Esteri Gentiloni spiega in una nota che i tre ministri hanno “insistito sull’esigenza di raggiungere l’obiettivo di un’equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo”.
Intanto, il governo italiano si è prontamente attivato a sostegno della richiesta della Germania comunicando la disponibilità a intensificare, nel rispetto degli accordi di Schengen, i controlli al confine del Brennero, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7. Lo comunica la provincia di Bolzano in una nota, in cui spiega che la Baviera registra un’ondata record di arrivi di profughi nelle ultime ore, principalmente attraverso la rotta dei Balcani, che sta creando una situazione ingestibile.
Si lavora per cercare nuove strutture e far fronte nell’immediato alla crescita esponenziale del numero di migranti. Davanti a questa emergenza improvvisa, continua la nota dell’ente provinciale, la ministra bavarese Emilia Müller ha contattato l’assessora provinciale Martha Stocker, in prima linea nell’affrontare la questione e sempre in contatto con i colleghi delle Regioni vicine, per chiedere un sostegno logistico temporaneo nell’accoglienza di profughi.
Il presidente Arno Kompatscher ha quindi informato il governo italiano e chiesto il necessario via libera di Roma per un intervento di aiuto alla Baviera, “nell’ottica di un’autonomia responsabile e solidale, ma anche di una strategia di respiro europeo in grado di muoversi oltre i confini regionali e nazionali”.
La Provincia di Bolzano accoglierà quindi per qualche giorno, come misura temporanea per permettere alla Baviera di riorganizzarsi e fronteggiare l’emergenza contingente, un numero di profughi stimati tra i 300 e i 400.
Saranno reperite alcune palestre, dove gli impianti igienici e le infrastrutture sono già funzionanti, mentre nella gestione e nell’assistenza la provincia attiverà la protezione civile e la collaudata collaborazione delle associazioni locali di volontariato. Le spese per questo intervento umanitario straordinario saranno a carico dello Stato.
In Repubblica Ceca polemiche dopo che la polizia ha scritto con pennarelli dei numeri identificativi sulle braccia di circa 200 migranti.
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