Roma, 30 ago. (LaPresse) – “Il Paese non mi sembra fermo e al contrario vedo tanta energia. Dopo anni di palude, il Parlamento approva le riforme. L’Expo è una scommessa vinta contro il parere di molti. Gli indici di fiducia e i consumi tornano a crescere. Il turismo tira, in particolare al Sud. Si respira un clima di ripartenza. Dopo anni di segno negativo torniamo a crescere”. Così il premier Matteo Renzi in un’intervista al Corriere della Sera. Cresciamo poco, ha ammesso il premier, “non mi accontento dello zero virgola, ma vorrei ricordare che i precedenti governi avevano un netto segno ‘meno’. Adesso siamo al ‘più’. Cresciamo all’incirca come Francia e Germania: poco, ma finalmente come loro. Negli ultimi anni, invece, mentre loro crescevano noi perdevamo posizioni”.
Diritto di asilo europeo. Renzi ha parlato anche di immigrazione: “L’Europa deve smettere di commuoversi e iniziare a muoversi. È finito il tempo dei minuti di silenzio: si scelga finalmente di superare Dublino e di avere una politica di immigrazione europea, con un diritto d’asilo europeo. Questa sarà la battaglia dei prossimi mesi – ha detto Renzi – andremmo negli Stati di provenienza per valutare le richieste di asilo, evitando i viaggi della morte. Gestiremmo insieme anche i rimpatri”.
Unioni Civili? Le faremo. “Le unioni civili si faranno. Punto”. Ne è certo Renzi che ha sottolineato: “Usciamo da vent’anni di scontri ideologici, ci sono i numeri per una forzatura, ma spero di trovare un punto d’intesa ampio. Il richiamo alla famiglia tuttavia non è in contraddizione con le unioni civili ed è un richiamo molto corretto, secondo me. Nella legge di Stabilità va inserito un piano famiglia, dagli asili nido fino agli interventi per i bambini poveri e le famiglie numerose”.