di Irene Pugliese

Roma, 27 ago. (LaPresse) – Da una parte otto ambiti, dalla casa ai campi nomadi, su cui stabilire un piano con il sindaco Ignazio Marino. Dall’altra il coordinamento del percorso d’avvicinamento al Giubileo di dicembre. I nuovi poteri affidati al prefetto di Roma Franco Gabrielli dal ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo il Consiglio dei Ministri di oggi su Mafia Capitale, salvano il Comune di Roma dal commissariamento, ma nei fatti creano una nuova figura, un tutor che d’ora in poi affiancherà il primo cittadino della Capitale.

Una mossa, quella del titolare del Viminale, per “risanare la Capitale”, scossa dall’inchiesta sulle infiltrazioni criminali e ormai prossima all’inizio dell’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Gabrielli dovrà dunque collaborare con il sindaco Marino sul versante sicurezza e allo stesso tempo dirigere una cabina di regia per far sì che la macchina del Giubileo funzioni al meglio.

OTTO PUNTI PER SALVARE ROMA: Alla luce dell’inchiesta su Mafia capitale, il Viminale ha individuato otto aree critiche, su cui il prefetto dovrà formulare “proposte e indicazioni per pianificare insieme al sindaco di Roma gli interventi di risanamento”.

Si parte dall’emergenza abitativa, le cui enormi criticità sono venute a galla proprio negli ultimi giorni, emerse dopo la notizia delle case popolari in mano ad affiliati del clan dei Casamonica e sui cui è già partita una task force diretta dal Comune. Ma il prefetto dovrà affrontare anche il tema immigrazione e il problema dei campi nomadi.

Nell’elenco dei compiti affidati a Gabrielli da Alfano ci sono anche il verde pubblico e l’ambiente. Il prefetto si preoccuperà inoltre di affidamenti e contratti, compresi quelli di servizio con l’Ama spa., con la revoca in autotutela degli affidamenti disposti in assenza di regolari procedure concorsuali, la predisposizione o l’aggiornamento di un albo delle ditte fiduciarie per l’affidamento dei servizi e dei lavori in economia, il monitoraggio dell’effettiva operatività della centrale unica per gli acquisti. E, ancora, supervisionerà l’avvio delle procedure di annullamento delle decisioni dirigenziali e l’attuazione del sistema dei controlli interni.

EXTRA POTERI: I poteri di Gabrielli però potrebbero espandersi andando avanti con i lavori. Il ministro Alfano è stato chiaro, sottolineando come la collaborazione prefetto-sindaco riguarderà anche “atti e procedimenti che potranno essere ulteriormente tradotti in pratica in relazione ai progressi dell’attività di risanamento”.

GIUBILEO: In vista del Giubileo, un decreto del premier Matteo Renzi assegna ancora al prefetto di Roma la direzione dei lavori: a Gabrielli è attribuito il compito di realizzare il necessario raccordo operativo tra le varie istituzioni, in particolare tra Comune e Regione Lazio. Le linee guida dei lavori necessari alla città per accogliere milioni di pellegrini andranno dall’aumento delle operazioni di pulizia vicino chiese e percorsi giubilari, alla realizzazione di nuove piste ciclabili e strade pedonali e alla riqualificazione delle zone più vicine al Vaticano.

TEMPI CONTINGENTATI: Gabrielli infine dovrà tenere sotto controllo anche i tempi della macchina del Giubileo. Dal Consiglio dei Ministri infatti è arrivata la richiesta di “una riduzione dei tempi delle procedure a evidenza pubblica, in modo tale che le opere per il Giubileo siano realizzate in tempo”.

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