Milano, 24 ago (LaPresse) – “La riforma del Senato è ineludibile e non rinviabile. Va fatta e nel miglior modo possibile, con qualche piccola correzione, senza stravolgimenti”. A dirlo, durante un dibattito alla Festa nazionale dell’Unità in corso a Milano, è stato il presidente del Senato, Pietro Grasso. Il suo ruolo, garantisce, resterà quello di “arbitro, super partes”. E lui “terrà a bada” quel “ragazzo di sinistra” che ha dentro e ha tenuto compresso prima come magistrato e poi come seconda carica dello Stato. Rispondendo a una domanda del moderatore, il giornalista Massimo Franco, però ha commentato: “La riforma che è venuta fuori è pasticciata”.
“Sulla riforma – sottolinea Grasso – pesano 523mila emendamenti. Invito a trovare una soluzione politica. Sono abituato a decidere sulle carte, quando li vedrò deciderò come comportarmi”. Commentando il rischio che la riforma del Senato non abbia voti sufficienti per passare, aggiunge: “La maggioranza c’è e ci sarà. Fino ad ora ha tenuto”. Certo, ammette, “visto il numero degli emendamenti poi potrebbe anche non esserci”.
Il testo – rimarca la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani – è già stato votato da Camera e Senato ed è condiviso. Il nostro è un partito che discute tanto e ha l’ambizione di rappresentare il Paese. Si deve rispettare la minoranza, ma anche la minoranza deve rispettare la maggioranza. Mi auguro che prevalga il buon senso”. E l’appoggio di Denis Verdini e dei suoi non sarebbe uno scandalo: “Riforme così importanti – sostiene la vicesegretaria del Pd – vanno scritte con tutte le forze politiche, i cittadini ci chiedono: non litigate più, state insieme, pensate al Paese”.
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