Roma, 19 ago. (LaPresse) – “Dalla capacità di dialogo, di comprensione reciproca, di collaborazione tra le religioni monoteiste dipenderà la pace nel mondo. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Il terrorismo, alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla“. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Meeting di Rimini, che si apre domani per la 36^ edizione. “Sta a noi – aggiunge il capo dello Stato – prosciugare l’odio, far crescere la fiducia e la cooperazione, mostrare i vantaggi della pace“.

L’umanità che mostreremo nell’accogliere i profughi disperati, l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di essere umani saranno il modo con il quale mostreremo al mondo la qualità della vita democratica“, si legge nel messaggio del presidente della Repubblica.

La democrazia si esporta con la cultura e con l’esempio – spiega Mattarella – La persona e’ il fondamento della comunita’ e dello Stato. La sua libertà, il valore incomprimibile del suo essere unica e irripetibile, l’integralità dei diritti umani preesistono, come indica l’articolo 2 della nostra Costituzione, agli stessi ordinamenti. Da questa radice e’ nato il Meeting, che nel tempo ha prodotto centinaia di incontri e discussioni, ha arricchito il dialogo, ha sviluppato maturazioni e amicizie”, conclude il capo dello Stato. “In questa esperienza si sono formati tanti giovani, e’ cresciuta e si e’ fatta adulta la vostra associazione, ne ha tratto ricchezza il pluralismo della nostra società e della nostra cultura”.

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