Sud, Renzi: A settembre masterplan del Pd, rottamare piagnisteo

di Giuseppe G. Colombo Roma, 7 ago. (LaPresse) – Niente “annunci ad effetto” per non “tradire” problemi e opportunità, ma un timing ben serrato: a metà settembre arriverà il ‘masterplan’ del Pd per il Sud con “una serie di proposte concrete”. Ad annunciarlo è il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, che intervenendo alla direzione nazionale del partito, dedicata al Mezzogiorno, lancia l’hashtag ‘zero chiacchere’: “E’ ora di finirla, è inutile fare dibattiti politici infiniti su di chi è la colpa: oggi non c’è da trovare un colpevole, c’è da trovare un responsabile e questo responsabile è il Pd”, afferma il premier, che richiama il partito all’unità e alla necessità di assumersi la responsabilità “storica” di avviare un nuovo corso per il Mezzogiorno.

Per Renzi “la retorica del Sud abbandonato è autoassolutoria” e per superarla occorre che il Pd prenda il Mezzogiorno per mano dato che “nel giro di un anno abbiamo fatto filotto e il Governo è guidato dal segretario del Pd”. Il Sud, sottolinea Renzi, non può diventare un nuovo fronte interno al partito: “Se qualcuno pensa di risolvere” il problema “marcando le differenze tra sé e il resto del partito commette l’errore storico più clamoroso che può fare, esattamente gli stessi errori che sono stati alla base del fallimento fino ad oggi”. Un concetto che ribadisce in molti passaggi del suo lungo intervento, soprattutto quando sottolina che “non si può piegare il tema del Sud a fini correntizi”.

Il riferimento è alla minoranza del partito, di nuovo sulle barricate e pronta a dare battaglia in Senato sul ddl riforme per ripristinare il Senato elettivo. La linea di Renzi non cambia e anche sul Mezzogiorno è chiara: “Il Pd ha bisogno non di discussioni filosofiche e culturali, ma di concretezza”. Per il premier il Mezzogiorno ha necessità di recuperare fiducia e credibilità “per uscire dalla cultura che il declino è il nostro destino”. ll segretario del Pd sprona i suoi e ritorna sul ‘piagnisteo’ finito al centro di un botta e risposta a distanza con Roberto Saviano: “Quando dico che occorre rottamare il piagnisteo non intendo dire che non bisogna denunciare le cose che non vanno: solo che ti pagano per risolverlo il problema, non per unire e aggiungere noia a noia in un clichè prestabilito per cui il Mezzogiorno d’Italia è la cosa peggiore che c’è”, spiega il premier.

Se per le singole proposte occorrerà aspettare metà settembre, Renzi anticipa già alcune novità: in tre anni via le ecoballe dalla Terra dei fuochi e poi un intervento necessario per far arrivare l’Alta velocità fino in Calabria perchè, sottolinea il premier, “era altro che si fermava a Eboli”.