Roma, 6 ago. (LaPresse) – “E’ un agosto che inizia scoppiettante: oggi il Cipe, che si sta ancora riunendo, ha approvato finalmente un cospicuo intervento economico sul piano di banda ultralarga, un’autentica, straordinaria, novità”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm. “Il piano per la banda ultralarga vale 12 miliardi: 5 privati e 7 pubblici. Da subito saranno disponibili 2,2 miliardi” ha aggiunto Renzi, spiegando che i finanziamenti deliberati oggi dal Cipe costituiscono “un primo intervento”. “L’obiettivo – ha sottolineato – è la copertura completa del Paese in modo che ci sia una singola zona che resti indietro”.
“Oggi siamo l’ultima ruota del carro, ma nel giro di un triennio saremo leader in Europa nella banda larga“. Con l’approvazione da parte del Cipe del piano sulla banda ultralarga “ora per gli operatori di telefonia non c’è altro da fare che mettersi in gioco” ha sottolineato Renzi. “La mappa di un’Italia innovativa la stiamo realizzando passo dopo passo: è un lavoro molto serio e molto significativo” ha concluso Renzi che non ha lesinato una battuta anche sul tema del Meridione: “A quelli che dicono che state facendo al Sud rispondo: migliore risposta di queste credo non ce ne possano essere. E’ inutile stare a piangere, mentre qualcuno piange altri fanno”.
Minoranza dem? Emendamenti non preoccupano. “Le parole del presidente Giorgio Napolitano sono molto significative: danno il senso di come è nata questa legislatura e di come questa legislatura andrà avanti. Noi abbiamo offerto a tutte le forze politiche dei luoghi di discussione e degli spazi di confronto: è evidente che per confrontarsi bisogna essere in due: la presentazione di emendamenti non cambia niente“. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm, in merito agli emendamenti al ddl riforme annunciati dalla minoranza del Pd. “Si voteranno e vedremo chi ha i numeri”, ha aggiunto Renzi.
Ilva, non permetteremo che chiuda. “Oggi è stato riacceso l’altoforno 1 di Ilva, è un risultato fondamentale: noi non permetteremo che Ilva chiuda i battenti”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine della riunione del Cdm. “La differenza tra chi si lamenta soltanto e chi si rimbocca le maniche è questa”, ha aggiunto Renzi.
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