Roma, 5 ago. (LaPresse) – “Lo dico senza giri di parole: avete fatto un lavoro straordinario ed è giusto rendervi merito. Mai il Parlamento italiano in 70 anni di storia aveva lavorato così tanto e così intensamente. E nessun Paese europeo ha mai fatto – tutte insieme – così tante riforme”. E’ quanto scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una lettera inviata ai parlamentari della maggioranza attraverso i capigruppo di Camera e Senato.
LEGISLATURA IN MOTO-. “Dopo che la legislatura si era aperta nel segno dell’immobilismo, perché tutti sappiamo (anche quelli che fingono di essersene dimenticati) che se si è cambiato Governo è perché la palude aveva bloccato l’azione dell’esecutivo, quest’anno – grazie a voi, a ciascuno di voi – ha visto una svolta impressionante” continua Renzi.
“L’Italia sta meglio di un anno fa” continua il presidente del Consiglio “Mi avete onorato della vostra fiducia (personale e parlamentare) e se abbiamo riacceso la macchina della speranza è perché voi ci avete creduto quando non era semplice farlo”.
AUTO IN MOTO TOCCA A NOI GUIDARLA-. E ancora: “Abbiamo molto da fare, ma l’auto si è rimessa in moto e adesso tocca a noi guidarla: con prudenza ma anche con determinazione verso il futuro che la sta già aspettando. Alla ripresa ci sarà da correre ancora più forte. Per concretizzare tutti i nostri sogni – che già stanno diventando realtà – dovremo completare le riforme”.
ITALIA RISOLVE PROBLEMI DELL’EUROPA-. “L’Italia non è più il problema dell’Europa ma contribuisce a risolvere i problemi dell’Europa” scrive ancora Renzi.
“La comunicazione sulla flessibilità – aggiunge il premier – permette margini di manovra fino a un punto di Pil e la recente vicenda greca ci ha visto come protagonisti di una mediazione cruciale per la Grecia ma forse anche per l’intera area Euro. Dopo undici trimestri negativi il Pil è tornato a crescere”, ha chiarito, aggiungendo che . “il turismo cresce soprattutto al sud” e gli investimenti diretti esteri nel 2014″ “crollano in Europa e aumentano in Italia segno che il nostro Paese è finalmente di nuovo attrattivo. I consumi tornano finalmente a crescere, i posti di lavoro aumentano anche se ancora non con l’intensità che vorremmo, i mutui e i movimenti bancari dimostrano che la ripresa non è una chimera”.
Infine il premier scrive: “Ci rivedremo al rientro a Roma, pronti da subito per una legge di stabilità che proseguirà nel taglio delle tasse e per mettere la parola fine alla lunga stagione delle riforme costituzionali in attesa del referendum confermativo del 2016. Non sarà facile – conclude – perché niente è facile in Italia. Ma sarà entusiasmante”.
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