Di Gabriella Cerami

Roma, 5 ago. (LaPresse) – Era a Teheran al ministero iraniano del petrolio quando Matteo Renzi e Silvio Berlusconi hanno chiuso l’accordo sul suo nome. Monica Maggioni, da direttrice di Rainews24, arriva – grazie ai 29 voti della commissione di Vigilanza Rai – al settimo piano di Viale Mazzini come nuovo presidente della tv pubblica.

La trattativa è stata complicata, ma alla fine si è trovato un nome da larghe intese. I nomi in circolazione erano tanti, tra cui quello di Antonella Masi, ex presidente della Fondazione Monte Paschi di Siena. Su molti era arrivato il “no” del leader di Forza Italia. Ma non c’era altra strada se non quella di fare un accodo con gli azzurri. Così, in tarda mattinata, Gianni Letta, che ha curato le trattative con il Partito democratico, ha chiamato Palazzo Chigi per dare il via libera all’ultima casella del puzzle. Dopo l’empasse iniziale, tale da aver dovuto rimandare l’assemblea dei soci prevista alle 10, è stato schiacciato il piede sull’acceleratore e si è andati avanti spediti.

Nel primo pomeriggio il ministero del Tesoro ha ufficializzato il nome di Monica Maggioni, come presidente, e quello dell’economista Marco Fortis come nono componente del Consiglio di amministrazione. Subito dopo Renzi ha salutato il futuro numero uno della Rai definendola in conferenza stampa “un’autorevole professionista”. Alle 20 in punto c’è stato il debutto in viale Mazzini dei sette componenti del Cda eletti ieri (Guelfo Guelfi, Frando Siddi, Rita Borioni, Paolo Messa, Carlo Freccero, Arturo Diaconale, Giancarlo Mazzuca). E infine un’ora dopo, si è riunita la commissione di Vigilanza che alla prima votazione ha dato il via libera a Maggioni presidente. I voti sono stati 29 a favore (erano necessari 27), quattro contrari e cinque schede bianche.

Mentre il Movimento 5 Stelle attacca “il patto del Nazareno sulla Rai”, Renato Brunetta di Forza Italia ne smentisce l’esistenza: “Abbiamo scelto tra diverse rose di nomi la persona più adatta”.

L’ultimo tassello andrà al suo posto domani. Ed è quello del direttore generale della Rai. Il nome scelto da Renzi è, ormai da sabato, quello Antonio Campo Dall’Orto. “Sapete qual è la mia preferenza”, dice Renzi rivolgendosi ai giornalisti e confermando così la scelta dell’ex manager di Mtv.

Finito il totonomi, resta un problema di non poco conto, anche se nei corridoi di Camera e Senato si tende a minimizzare. Guelfi, Freccero, Diaconale e Mazzuca sono in pensione e quindi, secondo la legge, impossibilitati ad assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato anche se, secondo la norme approvate ieri, è possibile gratuitamente e per non più di un anno. “Pensionati in Italia ce ne sono tanti – commenta Renzi – e lo considero un fatto positivo. La norma permette di entrare, si discute se abbiano diritto ad avere lo stipendio. Per la Rai mi auguro di no, per queste persone mi auguro di sì, ma è un non problema”. Tuttavia la materia, per i costituzionalisti, potrebbe rivelarsi alquanto controversa.

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