Roma, 5 ago. (LaPresse) – “Conosco un po’ Grillo fa gli scherzi, e noi liguri siamo un po’ depressi e quindi per tirarci su ci pigliamo in giro l’uno con l’altro, e ho pensato a uno scherzo“. Lo ha detto a ‘Si può Fare estate’ di Alessio Maurizi su Radio 24 Carlo Freccero, neo eletto in consiglio di amministrazione Rai con sei voti, ottenuti da M5s e Sel. “Invece la cosa che mi ha colpito è stata la freddezza perché ha fatto questo nome in anticipo sugli altri, sapendo benissimo che doveva giocarsi una carta nella legge Gasparri che è stata posta per lottizzare, nel senso che è un sistema algebrico, un algoritmo di lottizzazione, per usare un termine alla moda”, ha continuato il dirigente. ” E Grillo ha detto: ‘Freccero non c’entra nulla con noi’. E mi sono sorpreso quando ha detto poi, ‘nessun filo legherà mai Freccero al Movimento 5 Stelle”.
“Con il canone bisogna dare la giustificazione di quello che si fa, altrimenti l’odio verso la Rai aumenterà”, ha detto Freccero, suggerendo che il servizio pubblico si doti di “un video on demand”.
“Per il pubblico abituato a pagare il canone per le tv a pagamento, cioè l’abbonamento, il canone Rai è diventato insopportabile. D’altra parte la Rai per sopravvivere in questa concorrenza deve essere aiutata attraverso quella che si chiama tassa, che è il canone. E quindi qui è il problema, bisogna dare la giustificazione di quello che si fa. Per cui se non dai dei programmi che siano in un qualche modo giustificati è chiaro che l’odio verso la Rai aumenterà. Questo qua è un altro problema grandissimo che si dovrà affrontare”. Questi, ha concluso, “son tutti problemi che si pongono sul tappeto e ai quali è bene dare delle risposte. Abbassare il canone vuol dire privatizzare una rete, togliere le reti“.
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