Roma, 4 ago. (LaPresse)– La commissione di Vigilanza della Rai ha eletto il nuovo Cda dell’azienda di viale Mazzini. Il Partito Democratico ha eletto Guelfo Guelfi, Rita Borioni, Franco Siddi.
Nel Pd però non c’è stata l’auspicata concordia sui nomi. La minoranza infatti ha votato Ferruccio De Bortoli, che ha preso due preferenze. E, di nuovo, si sono accese le polemiche tra la maggioranza e l’opposizione interna. Secondo Fornaro il nome di De Bortoli “rispondeva perfettamente a un’impostazione condivisa su candidature di alto profilo e inattaccabili“. Concorda anche Massimo Mucchetti che ha commentato sul suo blog: “Dov’è finita la tanto strombazzata meritocrazia?”. Secca la riposta di Matteo Orfini: “La minoranza è abituata ad esercitare veti. Ormai i voti in dissenso stanno diventando un abitudine. De Bortoli è certamente un nome autorevole, ma è curioso che la sinistra proponga De Bortoli. Sono le contraddizioni in seno al popolo“.
In quota area popolare è stato eletto Paolo Messa, mentre il Movimento Cinque Stelle, come aveva indicato in mattinata, ha fatto convergere i suoi voti su Carlo Freccero. Per il centrodestra due i membri nel Consiglio di Amministrazione: Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca.
“Il nome di Carlo Freccero “che noi abbiamo individuato è di alto valore e di alta competenza. E’ l’unica personalità che comprende e capisce di prodotto tv e che ha esperienza reale sul campo. Nel nuovo Cda non c’è competenza, ma solo persone che devono rispondere a un preciso interesse“. Ha detto, in conferenza stampa alla Camera, il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S), dopo l’elezione del nuovo Cda.
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