Roma, 4 ago. (LaPresse) – “Continueremo a prendere provvedimenti severi in materia di prevenzione e repressione, ma su un punto voglio essere chiaro: non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche. Fino a che i locali rimangono luoghi di divertimento, i gestori possono contare sulla collaborazione delle forze dell’ordine. Ma contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero”. A dirlo è il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervistato dal ‘Corriere della Sera’, all’indomani della chiusura del Cocoricò di Riccione, dopo la morte di un 16enne. “Agiremo – continua il numero uno del Viminale – contro coloro che non rispettano la legge. Io ritengo che i controlli a tappeto nei locali dove più alto è il rischio di spaccio siano la strategia più efficace. Sono le questure a decidere le modalità operative. Ho emanato direttive affinché vengano effettuati il maggior numero di interventi per verificare le condizioni dei conducenti. Se vogliamo ottenere risultati, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”.
Sul rischio di arrivare al proibizionismo nei locali, il ministro Alfano sottolinea che è “esattamente il contrario: lo spaccio in Italia – spiega – è fuorilegge. Non possiamo consentire che ci siano zone franche. Noi siamo interessati a mantenere gli spazi del divertimento e dello sport bilanciando le misure da adottare con meno invasività possibile. Ma al centro della nostra attenzione c’è la vita delle persone”. “Voglio dirlo con grande chiarezza – conclude il ministro – c’è una dimensione ancor più insopportabile che è quella riguardante i minorenni. Non possiamo consentire di lasciare aperti luoghi in cui a drogarsi e ubriacarsi siano ragazzini che hanno meno di 18 anni”.