Tokyo (Giappone) 2 ago. (LaPresse) – L’Italia deve smettere di piangersi addosso. E’ questo il senso del discorso pronunciato dal premier Matteo Renzi di fronte alla comunità italiana all’ambasciata a Tokyo. “Solo cinque Paesi al mondo – ha ricordato il presidente del Consiglio – hanno una manifattura che riesce a esportare più di cento miliardi: Giappone, Cina, Corea del Sud e solo due in Europa, Germania e Italia. Siamo una grande potenza. Smettiamola di piangerci addosso. E’ fondamentale che riusciamo a valorizzare questi aspetti”.

Non solo, ma “l’export italiano sta crescendo e ha registrato +4,1% per i primi quattro mesi del 2015”. “Il punto chiave – ha detto Renzi – non è solo l’aspetto economico, ma l’atteggiamento mentale: bisogna smettere di piangersi addosso e tirarsi su le maniche”. Anche il turismo, ha spiegato, sta crescendo: nel primo trimestre ha registrato un +5,3%. E “con 2 milioni e 700mila presenze siamo il Paese col maggior numero di presenze dei nostri amici giapponesi. Abbiamo però bisogno – ha sottolineato il presidente del Consiglio – di mettere anche a posto di più le nostre città. Quando uno fa diecimila chilometri ha bisogno di trovare le strade pulite e le città funzionanti. Questo è uno dei punti sui quali nei prossimi mesi gli amministratori locali dovranno lavorare di più. Chi si mette in viaggio e fa diecimila chilometri per vedere un’opera d’arte ha diritto a essere accolto con tutte le attenzioni. Trovo un dato molto interessante quello della crescita del turismo, che mostra che anche in questo settore l’Italia sta finalmente uscendo dalla crisi”.

Insomma, bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno e darsi da fare per riempire l’altra metà. “Questo – ha continuato – vale per tutta Italia, in particolar modo per il Mezzogiorno che ha delle potenzialità inespresse. L’Italia ha tassi di crescita – ha spiegato il premier – con i quali il Nord supera la Germania e il Mezzogiorno fatica. Il Governo deve fare tutto quello che deve fare”, ha proseguito, ma ci vuole uno sforzo collettivo e un “diverso atteggiamento mentale”.

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