Roma, 29 lug. (LaPresse) – “E’ stata molto saggia la decisione del capogruppo Zanda, che ha demandato alla libertà di coscienza il voto sul caso Azzollini. Ho votato convintamente no, rispondendo alla mia coscienza e non ad altre logiche, perché non si trasformi l’Aula del Senato nel luogo della giustizia sommaria. Sarà la sede di giudizio quella in cui il senatore Azzollini risponderà delle sue azioni”. Lo dice la senatrice del Pd Laura Fasiolo.

“Ho letto le carte dell’inchiesta messe a disposizione dalla Giunta – prosegue Fasiolo -, ho ascoltato attentamente il dibattito in Aula, quindi ho deciso. Il processo decisionale sulla limitazione della libertà personale è un atto di tale delicatezza e complessità che non può rispondere a logiche semplificatorie e men che meno demagogiche. Ho ritenuto di non cedere a un facile giustizialismo per motivi di responsabilità, quello che un partito, se vuol chiamarsi tale, deve pretendere. Grazie dunque a Zanda”.

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