Roma, 28 lug. (LaPresse) – Unioni civili, intercettazioni, Rai, diffamazione e nuovo Senato. Sono molti gli argomenti affrontati dal presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso, nel corso del suo intervento all’incontro con i giornalisti della Stampa parlamentare, a palazzo Giustiniani, per la cerimonia del Ventaglio.
“Le intercettazioni, lo dico da sempre, sono – ha spiegato Grasso – un mezzo di indagine irrinunciabile e indispensabile che non va in alcun modo limitato. Quanto alla pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, occorre conciliare diversi principi democratici: la segretezza delle indagini, la riservatezza della vita privata, il diritto all’informazione. In questa materia esistono già diverse norme, evidentemente non sempre rispettate, quindi si potrebbe regolare meglio la gestione delle intercettazioni, ad esempio attraverso un’udienza filtro che mantenga solo quelle utili al processo”. Grasso ha aggiunto: “Ho appreso con piacere che, a seguito delle dichiarazioni del ministro Orlando, sia stato presentato un emendamento per evitare di ledere il diritto di cronaca”.
Sul caso Crocetta: “La magistratura accerti la verità, nel frattempo la politica assuma le sue decisioni nel solo interesse dei siciliani onesti”. Secondo Grasso, il Parlamento dovrebbe immediatamente approvare il disegno di legge sulla diffamazione, “la cui gestazione è stata finora troppo lunga e complicata”, una norma che difenda la libertà di stampa in sintonia con l’impianto normativo europeo
A proposito di unioni civili: “Non posso non sottolineare con forza – ha sottolineato il presidente del Senato – il ritardo accumulato negli anni: la prima sentenza della Corte Costituzionale risale al 2010, e già rilevava la necessità che il Parlamento intervenisse sul tema con urgenza. Credo fermamente che ormai sia giunto il tempo per riconoscere piena cittadinanza ai diritti delle coppie omosessuali, prendendo atto e regolando la realtà sociale del nostro Paese”.
Grasso è intervenuto anche sulle riforme costituzionali: “Una riforma profonda non è più rinviabile”. E sulle funzioni del nuovo Senato “Penso che l’Italia abbia bisogno di un Senato di garanzia, come avviene in molte altre democrazie. E credo che sarebbe equilibrato attribuire al Senato alcune funzioni esclusive e non concorrenti: funzioni di controllo, di inchiesta, di nomina, di raccordo con le istituzioni dell’Unione europea e di valutazione delle politiche pubbliche. Sulle funzioni esclusive mi auguro quindi sia ripristinato l’equilibrio tra le diverse esigenze che era stato conseguito un anno fa in Senato”.
E sulla Rai: “Sono e resto un fermo sostenitore e difensore del servizio pubblico radiotelevisivo, e spero che le nuove norme, in corso di definizione, possano rafforzarne, tanto sul piano gestionale che su quello dei contenuti, il ruolo e il pluralismo”.
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