Torino, 20 lug. (LaPresse) – La manovra sulle tasse “contribuisce al completamento del programma di centrodestra”. E’ quanto afferma il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’intervista con il quotidiano torinese ‘La Stampa’. “Il taglio delle tasse – spiega – va ad aggiungersi all’eliminazione dell’articolo 18, alla responsabilità civile dei magistrati, al taglio di sei miliardi dell’Irap, al sostegno alla natalità e agli investimenti sulla sicurezza. Avevamo chiesto e fortemente voluto un intervento sulla tassazione della prima casa. E lo vogliamo anche sull’Imu agricola”. Un risultato che per il leader del Nuovo Centrodestra sarebbe stato impossibile “con un’alleanza di governo tra il Pd e Vendola” e che realizza, invece, “il nostro storico programma”: non si tratta di una “manovra berlusconiana”, ma della “prosecuzione della visione del precedente governo a cui ho partecipato”. “E faccio una proposta – aggiunge il numero uno degli Interni -: perché Forza Italia e tutti i segmenti dell’ex Pdl non votano con noi? votano con noi?”.

Da qui al 2018 sono 45 i miliardi da trovare: “La realizzazione – precisa Angelino Alfano – delle riforme ci metterà nelle condizioni di osare ancora di più in Europa. Faremo tagli selettivi alla spesa improduttiva seguendo la ricetta liberale”. “È un impegno con una tagliola – aggiunge poi -. Perchè nel 2016 saremo chiamati ad adempiere”.

Quanto al caso che in Sicilia ha travolto la giunta Crocetta, il leader di Ncd non crede “che il Pd possa reggere a lungo questa situazione”. “Del resto era tutto scritto nella lettera di dimissioni di Lucia Borsellino – sottolinea -. E non è accettabile che Crocetta sostenga di presiedere il primo governo siciliano antimafia. Se no il mio pensiero va a Piersanti Mattarella”.

Nell’intervista, Alfano parla anche della questione immigrati: “Le regioni del Sud si fanno già carico degli sbarchi, soprattutto la Sicilia. Nessuno può sottrarsi al principio dell’equa distribuzione – conclude il ministro -. Se le regioni del Nord avessero collaborato alcuni disguidi ce li saremmo risparmiati. E se alcune frange estremiste non avessero alimentato la tensione alcune immagini televisive non sarebbero esistite. C’è chi soffia sul fuoco sperando sull’incidente”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata