Roma, 10 lug. (LaPresse) – “Tsipras ha avuto la forza di riaprire la partita su un punto essenziale: non soltanto l’insopportabilità delle politiche di austerità, ma anche l’insopportabilità della soggezione della politica nei confronti dell’economia”. Così il leader di Sel, Nichi Vendola, commenta quanto avvenuto in Grecia dopo il referendum che ha visto la vittoria dei ‘no’ all’accordo con l’Ue. “La politica è in ginocchio nei confronti dell’economia – aggiunge Vendola – finora questo appariva un quadro naturale che non si poteva mettere in discussione, ma Tsipras ha avuto questa forza, ha rotto la gabbia del pensiero unico secondo cui la politica era ridotta a notaio delle scelte che assumono le istituzioni finanziarie”.
Proprio da questo punto deve ripartire Sel, che, dopo la direzione di oggi, si riunirà domani in assemblea. Vendola spiega che “il futuro di Sel è costruire un percorso che faccia questa battaglia, che faccia vincere la politica contro l’economia, che faccia vincere la democrazia contro l’oligarchia e che faccia vincere i diritti dei popoli contro l’arroganza della Troika”.
Vendola: Renzi chieda scusa a Tsipras, falsificato referendum-. “Quello che Tsipras fa oggi è un atto che dovrebbe spingere Renzi a chiedere scusa per la falsità che aveva introdotto nel dibattito politico” prima del referendum greco. Ad affermarlo è il leader di Sel, Nichi Vendola, prima della direzione generale del partito. Vendola definisce il premier Renzi come un “falsificatore dell’oggetto del referendum”, riferendosi al tweet con cui il presidente del Consiglio aveva detto che si votava per l’euro o per la dracma. Secondo Vendola, comunque, il comportamento di Renzi non è inaspettato: “Avevamo immaginato una deriva del Pd di Renzi, ma lui è persino andato molto oltre la nostra immaginazione: il soccorso portato alla Merkel prima del referendum è un atto di assoluta gravità, è stato l’unico leader europeo che è corso dalla cancelliera tedesca”