Grecia, Salvini: In Europa politiche criminali

Roma, 6 lug. (LaPresse) – “Siamo in un’Europa gestita da un nucleo di persone non elette da nessuno, che fanno politiche criminali”. Lo ha detto a Voci del Mattino, programma di Radio1 Rai, Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. “Il voto di ieri – ha aggiunto – è stato orgoglioso, coraggioso, a voler dire: non mi interessa questa Europa fondata sul nulla, anzi peggio, sulla fame e sulla disoccupazione”. “L’avvio di una nuova trattativa sulla Grecia non dipende dalle dimissioni di Varoufakis o da altre questioni, semplicemente bisogna vedere se a Bruxelles ci siano persone serie oppure no”, ha detto, aggiungendo che “mi fanno ridere i chiacchieroni di sinistra comandati da Renzi, che non sanno che pesci pigliare, perché questa Europa è finita, la moneta unica è finita, e non lo dice Salvini, ma 6 premi Nobel”. Secondo il leader della Lega “l’euro è stato un errore terribile, come dimostra la vicenda greca. Dobbiamo prendere tutti i trattati: Maastricht, Schengen, Dublino, Basilea, Lisbona. Riscriverli da cima a fondo, perché così come sono non valgono un accidente”.

“L’opinione pubblica europea, non solo quella greca, ha già bocciato l’Europa – ha detto ancora Salvini -. Lo ha fatto con diverse sfumature, diversi colori politici. Tutti stanno bocciando l’Europa, questa Europa della disoccupazione, dell’immigrazione incontrollata e della moneta sbagliata”. Secondo Salvini “non è che la Grecia abbia ragione su tutto: davano la pensione alle figlie zitelle dei dipendenti pubblici, un’evasione fiscale inarrivabile anche per noi italiani. Insomma, non parliamo proprio di un Paese al di sopra di ogni sospetto. Però, se tutte le opinioni pubbliche dicono che l’Europa non funziona, bisogna andare a Strasburgo a fare un dibattito serio, che porti a una riforma”.

“Qualcuno mi sa spiegare quale vantaggio abbiamo noi italiani, a parte la possibilità di andare in vacanza in altri Paesi europei senza cambiare moneta, ammesso che uno se lo possa permettere?”, ha aggiunto Salvini. “Come Lega – ha continuato – denunciamo da anni che in Europa decide tutto una ristretta cerchia di persone che fa gli interessi delle multinazionali del Nord. L’unica entità eletta dal popolo è il Parlamento europeo ma in realtà decide per una quota non superiore al 15%. Per cui la gente non può decidere, ad esempio, su come fare il formaggio, su come pescare nel mar Tirreno o su come le grandi aziende devono smaltire i rifiuti. Ma alla base di tutto c’è l’euro, e non lo dimostra solo la disastrata Grecia, con i suoi debiti, le sua caste e i suoi sprechi, ma persino la Finlandia che è arrivata ad avere per la prima volta nella sua storia una disoccupazione del 10%. Mentre, non a caso, questa crisi è sconosciuta ad altri Paesi scandinavi che hanno mantenuto la propria moneta”.