Milano, 30 giu. (LaPresse) – “L’Italia è già fuori dalla linea del fuoco. Abbiamo iniziato un percorso coraggioso di riforme strutturali, l’economia sta tornando alla crescita e l’ombrello della Bce ci mette al riparo: tre caratteristiche che rendono questa crisi diversa da quella di quattro anni fa. La questione greca è preoccupante perché l’Europa non ha una visione politica di lungo periodo che da tempo manca”. Così il premier Matteo Renzi, intervistato su ‘il Sole 24 Ore’, commenta la crisi greca e i suoi ultimi sviluppi. “La mia preoccupazione dunque non è per ciò che potrebbe accadere all’Italia, ma per gli scenari globali di difficoltà che si potrebbero aprire”, aggiunge.

“Se vincono i no, a mio giudizio, la Grecia va verso l’abbandono dell’euro. Torna alla dracma. E sarebbe un dramma innanzitutto per i greci. Ma a questo punto devono decidere loro: i leader europei rispettino il volere di Atene, senza impicciarsi” ha aggiunto Renzi – “vogliono andarsene? Deciderà il loro popolo. Democrazia è una parola inventata ad Atene: Bruxelles la deve rispettare. Dal canto loro i greci devono avere chiare le conseguenze della loro scelta”, aggiunge.

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