Roma, 25 giu. (LaPresse) – E’ un “provvedimento figlio di un processo assurdo e surreale che rischia di far finire la specificità della scuola pubblica.Questo testo, imposto dal Partito democratico, è culturalmente povero e non rappresentativo dell’universo scolastico. Non c’è nulla di democratico né nel metodo utilizzato né nel merito. Alla base c’è solo, ancora una volta, l’esigenza di sgravare economicamente lo Stato da qualsiasi minimo impegno economico sulla scuola pubblica, come avvenne per le pseudo-riforme Moratti e Gelmini, non ancora pienamente valutate nei danni prodotti”. Così Rosetta Enza Blundo,capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato,durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal Governo sul maxiemendamento al ddl scuola.
“Siete – prosegue -dei giocatori di poker e anche sulla scuola non avete fatto altro che bluffare, sordi e incapaci di capire che invece investire sulla scuola significa investire sul futuro del Paese. Continuando a parlare di queste 100mila assunzioni, dimostrate tutta la vostra malafede politica e la disonestà intellettuale. Ogni giorno, cari signori del governo, vi dimostrate sempre più esperti in giochi di prestigio. Per evitare quei voti che avrebbero bloccato o trasformato in maniera sostanziale questo testo, voi vi imponete con autorità”.
“Noi questa fiducia – dichiara – non la voteremo”. E rivolta ai senatori di maggioranza, conclude: “Fermate questo scempio prima che sia troppo tardi, per il bene dei vostri figli e dei figli dei vostri figli. Vi chiediamo uno scatto d’orgoglio e di non privilegiare lo scranno parlamentare rispetto al bene del Paese”.