Roma, 25 giu. (LaPresse) – “I prefetti devono ribellarsi, rispettare le istanze dei territori, rappresentare, nel mio caso, i veneti fino in fondo e non rispondere più al telefono al governo”. Questo l’attacco, duro, del governatore del Veneto, Luca Zaia, prima dell’incontro sull’immigrazione tra Regioni-Anci e Governo a Palazzo Chigi.
Italia debole in Europa. “Non è che a causa del Veneto e della Lombardia l’Italia è meno forte in Europa. Credo che le polemiche di Mafia Capitale abbiano indebolito il governo sul fronte della trattativa in Europa”. Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, al termine dell’incontro a palazzo Chigi sull’immigrazione con il premier Matteo Renzi. Il presidente leghista ha riferito che “da parte nostra continuiamo a dire no”.
L’incontro a Palazzo Chigi. Il tavolo per l’esecutivo cui hanno partecipato premier Matteo Renzi, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il sottosegretario alle Politiche Ue, Sandro Gozi non ha convinto la Lega: “Incontro inconcludente, assolutamente deludente”. Così il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, commenta la riunione a palazzo Chigi sull’immigrazione con il premier Matteo Renzi.
Il presidente del Consiglio, ha annunciato Maroni, “ci ha riconvocato tra 15 giorni”. Dal governo, ha aggiunto il leghista “nessuna risposta concreta ai problemi. Continua il caos immigrazione. Il premier ha chiesto unità ma sono solo chiacchiere, io chiedo risposte concrete a piani concreti”.
Renzi invece ha sottolineato come i “richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati”. “Sul tema dell’accoglienza – ha ribadito – ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza”.