Napoli, 25 giu. (LaPresse) – Il tribunale di Napoli ha accolto il ricorso presentato dai legali del sindaco partenopeo Luigi De Magistris contro la sospensione per effetto della legge Severino. I
l primo cittadino di Napoli si era rivolto al giudice ordinario contro il decreto del prefetto, che ne aveva decretato la sospensione dalla carica dopo la condanna per concorso in abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta Why Not per aver acquisito, quando era pubblico ministero a Catanzaro, tabulati telefonici di parlamentari senza avere l’autorizzazione delle Camere.
Il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara ha comunicato la decisione di accogliere con un’ordinanza emessa oggi il ricorso del sindaco Luigi De Magistris, contro la sospensione per effetto della legge Severino, “rimettendo le parti per il merito all’udienza del 26 ottobre” della Corte Costituzionale. E’ quanto si legge in una nota, in cui il presidente Ferrara spiega che il provvedimento nei confronti di De Magistris è “sospeso fino alla decisione della Corte Costituzionale”. Una decisione assunta, aggiunge, “in considerazione dell’evidente rilievo mediatico assunto in questi giorni dalla questione relativa al ricorso proposto dal sindaco di Napoli avverso il decreto prefettizio di sospensione dalle funzioni nei suoi confronti emesso ai sensi della cosiddetta legge Severino, l’interesse pubblico sotteso“.
Alfano: Legge Severino non funziona. “I giudici hanno stabilito così. E’ l’ennesima prova che un pezzo della legge Severino non funziona. Non dico che non funzioni nel suo insieme, perché stiamo contrastando più efficacemente la corruzione, ma per quanto riguarda i regimi di sospensione non funziona”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, commentando la sentenza del tribunale di Napoli che ha accolto il ricorso del sindaco del capoluogo campano Luigi De Magistris, arrivando alla riunione del Ppe in corso a Bruxelles.
Rimane invece ancora aperta la questione riguardante il neoeletto governatore campano Vincenzo De Luca.