Roma, 24 giu. (LaPresse) – Dopo l’informativa di questa mattina al Senato sul Consiglio Ue di domani e dopodomani Renzi si è presentato alla Camere: “Serve che l’Italia tutta intera quando si presenta negli ambiti di discussione comunitaria abbia un po’ più di orgoglio per quello che è. L’Italia è rimasta assente dai dibattiti sul futuro dell’Europa e i risultati si vedono. Senza l’Italia l’Europa è meno forte” ha detto il premier.
Migranti. Renzi è tornato a parlare anche del tema immigrazione: “L’appuntamento di domani e dopodomani è rilevante perché per la prima volta si mette in discussione il principio alla base del regolamento di Dublino, un principio legittimo ma inadeguato ad affrontare la situazione di oggi” ha sottolineato il premier. Renzi però sottolinea come sia impossibile cambiarlo, non essendoci le condizioni: “Oggi non ci sono le condizioni per cambiare le condizioni per cambiare l’approccio del regolamento di Dublino. Lo vediamo dai giornali, prima ancora che dalle cancellerie. Siamo in un periodo in cui torna a farsi strada la paura, in cui si afferma di nuovo l’idea di frontiera, piuttosto che di spazio”.
“Il 24 giugno dello scorso anno eravamo qui a presentare il Consiglio Ue, come oggi. Gli arrivi dei migranti erano stati 59.600, quest’anno sono stati 61.400. C’è stato un aumento di 1.800 unità, circa il 3%”.
Italia e lavoro. “La prima preoccupazione degli italiani è il lavoro. E’ normale che la prima preoccupazione in una repubblica che ha il lavoro all’articolo 1 della Costituzione si preoccupi di questo. I 250mila posti di lavoro recuperati non sono ancora sufficienti, dobbiamo recuperare il milione di posti di lavoro che abbiamo perso”.