di Fabio De Ponte
Roma, 27 mag. (LaPresse) – Mentre il segretario generale dell’Onu, in visita a Bruxelles, invita l’Europa ad “allargare ogni strada legale per far sì che la gente possa cercare qualche modo normale per emigrare e cercare un futuro migliore”, a Roma il premier Matteo Renzi prosegue la sua opera di ricostruzione della tela dei rapporti italiani con i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, con un vertice bilaterale col premier algerino Abdelmalek Sellal. Obiettivi: la stabilizzazione della Libia, l’approvvigionamento energetico e gli accordi commerciali. Oltre – in direzione diametralmente opposta a quella indicata da Ban Ki-moon – alla disposizione di ulteriori tasselli per arrivare a bloccare i migranti prima ancora che si imbarchino. Il tutto mentre la Commissione Ue annuncia il via libera al suo piano di ricollazione per 40mila richiedenti asilo (che subirà probabilmente però lo stop degli Stati membri).
“ITALIA E ALGERIA INSIEME PER LA CIVILTA'”. Il premier italiano dice che, insieme, “Algeria e Italia hanno molto da affermare in termini di valori, di civiltà, di lotta al terrorismo”. Una partnership, spiega, in grado di portare “civiltà, pace e sicurezza” nel Mediterraneo. Perciò prega Sellal di “portare il nostro affettuoso saluto al presidente Bouteflika”.
CHI E’ BOUTEFLIKA. Abdelaziz Bouteflika è presidente dell’Algeria da 16 anni. E’ al quarto mandato, grazie a una modifica della Costituzione che gli ha permesso di ricandidarsi. Sotto la sua presidenza si sono succeduti sette primi ministri. Quello attuale, Sellal, è a capo del Governo dal 2012 (tranne una breve pausa di un mese l’anno scorso, dedicata a curare la campagna elettorale di Bouteflika). Secondo il rapporto 2015 di Human Rights Watch, in Algeria persistono importanti violazioni dei diritti umani, impedimenti alla libertà di assemblea e di associazione, al diritto di sciopero e di manifestazione e sono frequenti gli arresti tra i leader sindacali.
ALGERIA PRIMO MERCATO DELL’ITALIA IN AFRICA. Ma il nostro alleato per la stabilità del Mediterraneo rappresenta un importante partner commerciale. “Voglio lanciare un messaggio agli investitori italiani: il rapporto con l’Algeria è molto forte e buono”, ha detto oggi Renzi, spiegando che “l’Algeria per l’Italia è il primo mercato di tutto il continente africano” e che Roma e Algeri stanno portando avanti progetti comuni in molti settori, in particolare in “infrastrutture, ferrovie, strade, agroalimentare”.
IL GASDOTTO GALSI. Ma quello più importante riguarda il Galsi, un progetto di gasdotto che dovrebbe collegare il Paese nordafricano alla Sardegna. Insieme al Tap – un’altra pipeline che porterebbe in Puglia il gas del Mar Caspio – se andasse in porto trasformerebbe l’Italia nell’hub attraverso il quale l’Europa potrebbe garantirsi una fonte di approvvigionamento energetico alternativa alla Russia. Insomma il nostro Paese acquisirebbe un’importanza strategica primaria per l’economia del continente. “Lo scheletro del progetto – ha annunciato Sellal – esiste già, abbiamo avviato dei lavori sulla costa e alcuni li abbiamo terminati. E’ un progetto che abbiamo intenzione di rilanciare”. Tra i due Paesi, ha concluso il premier, c’è “una lunga storia di amicizia, basti ricordare la figura di Enrico Mattei”, l’uomo che ha aperto la via all’Italia della politica estera condotta attraverso gli accordi energetici.