Roma, 13 mag. (LaPresse) – Si svolge stamane, a partire dalle 8.30, una nuova riunione a palazzo Chigi tra l’Anci e il Governo. Obiettivo: definire gli ultimi dettagli del decreto enti locali, prima del via libera del Consiglio dei ministri.

Nel corso dell’ultima riunione, mercoledì scorso, su alcune questioni sono già state individuate soluzioni, aveva spiegato al termine del faccia a faccia il presidente Anci, Piero Fassino. Poi giovedì, nel corso dell’incontro Stato-città, il Governo aveva accettato di far slittare al 30 luglio il termine per la presentazione dei bilanci preventivi 2015, in modo da consentire ai Comuni di redigere i bilanci in un quadro di certezze “anche tenendo conto – ha detto il presidente Anci – delle misure finanziarie e ordinamentali che saranno contenute nel decreto enti locali in via di definizione”.

-Tra i temi sul tavolo della riunione di oggi il ripristino del fondo 2014 Imu-Tasi di 625 milioni: risorse che i Comuni rivendicano per compensare la riduzione del gettito dalle tasse sugli immobili. Si tratta di un problema che si trascina da tempo. Col passaggio da Imu a Tasi l’esecutivo riconobbe una compensazione di 625 milioni per il 2014, poi nella legge di Stabilità per il 2015 quella compensazione saltò. Ora i Comuni chiedono che venga ripristinato, oppure misure alternative, come un allentamento dei vincoli di bilancio.

All’ordine del giorno anche la partita sulla rinegoziazione dei mutui con Cassa depositi e prestiti e ministero dell’Economia, “una richiesta – ha spiegato Fassino – dettata dal fatto che più di mille Comuni andranno al voto e questo complicherebbe ulteriormente la chiusura degli esercizi di previsione”.

-Tra i temi anche la questione dell’Imu agricola e quella del blocco del turnover nelle Città metropolitane, sanzione che hanno ereditato dalle Province che avevano sforato i parametri di bilancio e che, denunciano, ha fatto partire azzoppati i nuovi enti. Su queste, però, potrebbe già essere stata trovata una intesa. Nel corso della riunione Stato-città, infatti, è stato trovato un accordo sulla rimodulazione dei tagli della legge di Stabilità a carico delle Città metropolitane.

“Anci – ha annunciato Fassino – ha dato una dimostrazione di solidarietà significativa che, al fine di alleggerire il carico per Roma, Napoli e Firenze, ha portato le città di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Bari e Reggio Calabria ad aumentare il proprio contributo alla manovra”. Nel dettaglio la nuova riformulazione decisa in sede Anci porterà minori tagli pari a 10,8 milioni per Napoli, 9,1 per Roma e 4,1 per Firenze.

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