Toaff, Mattarella: Testimone di pace e dialogo per tutta l’Italia

Roma, 20 apr. (LaPresse) – “Elio Toaff non va soltanto commemorato ma ne va ricordato, oggi e in futuro, l’insegnamento morale e civile”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio del lungo messaggio letto nel corso della cerimonia di saluto dell’ex rabbino capo, scomparso ieri, al Tempio Maggiore di Roma. “Uomo di profonda cultura e di radicate convinzioni religiose – lo ricorda Mattarella – fu testimone di pace e di dialogo. La sua altezza morale lo fece diventare una figura venerata tra gli ebrei d’Italia. Ma Toaff era un punto saldo di riferimento, stimato e benvoluto, per tutti gli italiani”.

GUIDA MORALE E SPIRITUALE. “Non è facile, in poche righe – scrive il capo dello Stato – ripercorrere per intero la vicenda umana e civile di Toaff, che si è dipanata per un lungo cammino, incrociando le fasi salienti del nostro recente passato. Vittima delle indegne leggi razziali – una delle pagini più buie della storia d’Italia – aderì alla Resistenza, nelle file di Giustizia e Libertà. Fatto prigioniero dai tedeschi, scampò miracolosamente alla fucilazione”. Mattarella ricorda come Toaff, trasferitosi a Roma nel dopoguerra, “si pose alla guida spirituale e morale di una delle più antiche comunità ebraiche d’Europa, sconvolta dalla deportazione del Ghetto e dalle altre persecuzioni, restituendole coraggio e voglia di vivere”.

IL RICORDO DELL’INCONTRO CON GIOVANNI PAOLO II. L’incontro nel Tempio maggiore di Roma con Giovanni Paolo II, “di cui serbo ancora intatta l’emozione – scrive il presidente della Repubblica – ha costituito una pagina alta e bella. Quel giorno, dalla Sinagoga di Roma, si è levato un messaggio universale, che indicava al mondo la via del dialogo e della fratellanza tra le religioni. Quel giorno ha contribuito, in grande misura, a chiudere una secolare ferita nel corpo della nostra Nazione, fatta di pregiudizi, incomprensioni, ostilità e persecuzioni”.

ROMA INTITOLI UNA VIA A UN GRANDE ITALIANO. “Nel rispetto delle prerogative del Consiglio Comunale di Roma e delle normative esistenti – ha aggiunto Mattarella durante il suo intervento -, confido che sarei molto lieto dell’intitolazione di una via della Capitale a Elio Toaff, grande italiano”.

ATTENZIONE A RECRUDESCENZA ANTISEMITISMO. “I tempi che viviamo – ha sottolineato infine il capo dello Stato – segnano una grave recrudescenza dell’antisemitismo che non va sottovalutata. Anche per questo va ribadito con forza il rifiuto a ogni discriminazione, sancito dalla nostra Costituzione. Ribadiamo il nostro sì alla vita, alla convivenza, alla sicurezza, alla libertà religiosa per tutti i cittadini”.