Roma, 20 apr. (LaPresse) – “Pare che il Pd intenda sostituire i parlamentari in disaccordo con la linea del segretario e poi mettere la fiducia sul provvedimento in aula. Lo spirito dell’Italicum è già dentro di noi, diciamo così”. Lo scrive sul suo blog Pippo Civati, voce della minoranza Pd. “Si può fare? Si può per la sostituzione di un parlamentare a favore di un altro, così dice il regolamento. Ma è del tutto evidente – aggiunge – che sostituire in massa i componenti delle minoranze è altra cosa: è l’affermazione dell’imperativo di mandato, peraltro travisato rispetto al programma elettorale, al patto sancito con gli elettori. Una cosa che è fuori da ogni consuetudine e anche fuori dalla Costituzione”.

SI STA ROVESCIANDO DEMOCRAZIA PARLAMENTARE. “Ma tanto stiamo cambiando la forma di governo senza dirlo, rovesciando la democrazia parlamentare – aggiunge Civati – Che cosa volete che sia la sostituzione di tutti i parlamentari che denunciano il problema?”. L’Italicum, ribadisce, “entra in noi prima che accada, potremmo dire ci si conforma già all’idea di un Parlamento eletto solo in funzione del premier, largamente composto da nominati senza autonomia, in cui le minoranze non rappresentano più nessuno: rappresentano soltanto un fastidio. Dal punto di vista parlamentare, sostituire tutti coloro che non sono d’accordo, sulla base delle loro intenzioni di voto, significa cancellare la funzione politica e istituzionale del lavoro in Commissione. Se voti bene, partecipi. Se no, stai a casa, che mettiamo uno che vota bene”. “Se potesse, insomma, li sostituirebbe anche in aula. E certamente lo farà con le liste elettorali – sottolinea – una volta che si andrà al voto. Sorprende che nessuno abbia nulla da obiettare e che tutto ciò passi tutto sommato in cavalleria”.

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