Roma, 15 apr. (LaPresse) – Via libera del Parlamento al decreto legge che prevede misure urgenti antiterrorismo e la proroga delle missioni internazionali sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia al Senato. Il provvedimento rafforza la normativa penale in materia di terrorismo internazionale e affida al Procuratore nazionale Antimafia il coordinamento delle inchieste sul terrorismo. Tra le misure approvate, la pena della reclusione da cinque a otto anni per il delitto di arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale e l’inserimento, nel codice penale, del nuovo delitto di ‘organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo’ che mira a colpire i cosiddetti i ‘foreign fighter’ con la reclusione da cinque a otto anni. Reclusione dai cinque ai dieci anni, invece, per i ‘lupi solitari’ che progettano attentati in Italia.
L’articolo 2 del decreto mira a combattere il terrorismo sul web: l’uso della rete e di strumenti informatici per perpetrare reati di terrorismo (in caso di arruolamento o propaganda, ad esempio) diventa un’aggravante che comporta l’obbligo di arresto in flagranza ed è previsto l’obbligo per la polizia postale e delle comunicazioni di tenere aggiornata una black-list dei siti internet che vengano utilizzati per la commissione di reati di terrorismo, che dovranno essere oscurati.
Il testo proroga poi le missioni internazionali, confermando l’autorizzazione di spesa (per un importo complessivo di circa 871 milioni), sino al 30 settembre 2015, per la partecipazione italiana in Europa (Georgia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Albania, Cipro e Mediterraneo), Asia (Afghanistan, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Libano e anche una proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi), Africa (Libia, Mali, Corno d’Africa, Repubblica Centrafricana).
Il personale militare impegnato all’estero diminuisce, passando da 4207 a 3650 unità. Viene infine prorogato fino al 30 giugno 2015 il Piano di impiego operativo sull’utilizzo di un contingente militare per il controllo del territorio, incrementandolo di milleottocento uomini a fini di prevenzione del terrorismo. Un ulteriore contingente militare di seicento unità garantirà i servizi di sicurezza del sito Expo 2015.