L.elettorale, Boschi stoppa Area riformista: A Italicum no modifiche

Roma, 8 apr. (LaPresse) – Cade nel vuoto l’appello di Area riformista. Per il governo la riforma delle legge elettorale “è corretta e funziona, la direzione si è espressa e ha dato un indirizzo. Non ci sono quindi necessità di modifiche” e poi ancora “ci sono tutti i presupposti per rispettare i tempi” per l’approdo in aula il 27 aprile. Al termine dei lavori della commissione Affari costituzionali della Camera, che oggi ha avviato l’iter in terza lettura a Montecitorio dell’Italicum, la ministra Maria Elena Boschi risponde indirettamente alla lettera appello dell’ala più dialogante dei dissidenti Dem, guidati dal capogruppo Roberto Speranza, che hanno invitato Renzi a riaprire “il dialogo” e fare ogni sforzo “per trovare un’intesa. Non dividiamo il Pd”.

Intanto oggi la prima commissione ha ripreso i lavori e ha nominato i relatori al testo di riforma della legge elettorale il presidente della commissione stessa Francesco Paolo Sisto (FI) e Gennaro Migliore (Pd). E’ stato poi stabilito, nel corso dell’ufficio di presidenza, il timing dei lavori con il punto fermo, ha ribadito il vice presidente del deputati del Pd, Ettore Rosato, “che il 27 il testo dell’Italicum va in Aula”. La prossima settimana infatti, tra lunedì 13 e martedì 14 aprile, si svolgeranno le audizioni di esperti, mentre il 17 aprile è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti .Il 23 o 24 aprile invece si darà il mandato al relatore per l’approdo in aula.

La chiusura della Boschi alle richieste di una parte della minoranza non smorzano quindi le tensioni all’interno del partito, che vede però i renziani nettamente in inferiorità numerica in commissione Affari costituzionali rispetto alla minoranza, sicuramente più forte anche grazie all’apporto delle opposizioni. Sull’ipotesi di eventuali sostituzioni di qualche componente dell’organo parlamentare la stessa ministra però ha gettato, per ora, acqua sul fuoco: “Mi sembra prematuro – ha spiegato ai giornalisti – comunque è il capogruppo che decide, perché i componenti della commissione sono espressione del gruppo”. L’assemblea del gruppo a Montecitorio si dovrebbe riunire infatti lunedì o martedì prossimi, e come ha spiegato il vicepresidente del gruppo, Ettore Rosato, in quella occasione si prenderà “una decisione e tutti saranno chiamati a rispettarla. Se poi alcuni singoli non saranno d’accordo, ce lo faranno sapere”. Lo stesso Rosato, tra i fedelissimi del segretario Matteo Renzi, ha poi escluso l’ipotesi che il testo possa andare in aula senza mandato al relatore, bypassando così l’esame in commissione. “Non c’è nessuna motivazione” ha risposto ai cronisti. Domani la commissione tornerà a riunirsi e svolgerà la relazione di Gennaro Migliore.