Roma, 31 mar. (LaPresse) – Matteo Renzi accelera. “E’ il tempo delle decisioni”, sentenzia all’indomani della fuga in avanti sull’Italicum sancita nella direzione del partito a scapito delle richieste della minoranza Pd. Avanti decisi, quindi, sulle riforme. Mettendo in campo “l’energia e il dinamismo” del “leader più giovane che l’Italia abbia mai avuto” per “cambiare il Paese”. Non solo riforme, però. Il premier accelera anche sul fronte che riguarda la successione di Maurizio Lupi al ministero delle Infrastrutture. Il nome, raccontano fonti della maggioranza, prima atteso per dopo Pasqua potrebbe arrivare già in settimana. Troppi, viene spiegato, i dossier chiave su cui è impegnato il dicastero di Porta Pia per tenere l’interim a lungo in una fase così delicata per la ripartenza del Paese.

Il premier affronta la questione nel corso di un incontro con Angelino Alfano e Maurizio Lupi nel pomeriggio a palazzo Chigi. Il nome che Matteo Renzi continua a preferire è quello di Graziano Delrio, anche se rimangono sul tavolo quelli di Lorenzo Guerini e Luca Lotti. Per risolvere poi il nodo che deriverebbe dalla successione di Delrio nel delicato ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, una delle ipotesi è quella di ‘liberare’ la fedelissima Maria Elena Boschi, magari concedendo a Ncd il ministero delle Riforme (dopo l’approvazione del ddl di riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione).

Nelle trattative con l’alleato Ncd, comunque, rimane in piedi anche l’ipotesi di affidare al partito di Alfano il ministero degli Affari regionali. Senza, però, rallentare il percorso del Governo pensando a “rimpasti” o estenuanti trattative da prima repubblica. L’obiettivo – ribadisce Renzi – è “scrivere una nuova pagina per l’Italia”: guai a lasciarsi impantanare dai “vecchi problemi del passato”.

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