Roma, 30 mar. (LaPresse) – La Direzione del Partito democratico ha approvato la relazione di Matteo Renzi che – come spiegato dal presidente del partito Matteo Orfini – dà “l’indicazione ai gruppi parlamentari di considerare accettabile il punto di equilibrio raggiunto” sull’Italicum “e di non modificarlo”. La relazione è stata approvata alla unanimità, con la non partecipazione al voto della minoranza.
RENZI: NO RITOCCHI, NO RICATTI “Considero un clamoroso errore riaprire la discussione al Senato” sulla legge elettorale”, ha detto il premier Matteo Renzi, intervenendo alla direzione nazionale Pd. “Provare a rimettere in discussione il testo – ha aggiunto – ci espone a molti rischi e riapre un accordo di coalizione che è già chiuso. E che, se si riapre, non si riapre su un dettaglio che interessa al Pd. Ma soprattutto dà il senso della politica come un grandissimo gioco dell’oca, dove, siccome siamo vicini al risultato, bisogna fare tre passi indietro”.”Ritengo una richiesta di ritocco del tutto legittima, ma faccio una distinzione netta tra la richiesta di ritocco e quella di ricatto”, ha detto Renzi.
RENZI: ITALICUM CHIAVE DI LETTURA PER CAMBIAMENTO “La legge elettorale è stata la chiave di lettura del cambiamento che proponevamo al Paese. Sulla legge elettorale siamo partiti dal modello che assegnasse al vincitore la possibilità di governare e decidere”, ha detto premier Matteo Renzi, aprendo la riunione dell’organismo di vertice del Pd, in corso questo pomeriggio, sull’Italicum.
“PORCELLUM COME MISTERY BOX DI MASTERCHEF”. “Chi guarda Masterchef – ha detto Renzi – sa che quando arriva la mistery box non sai cosa c’è dentro. La mistery box è quello che accade col Porcellum. Non sai chi c’è. Con l’Italicum 1.0, che poi abbiamo cambiato, puoi indicare una lista di nomi, sei al massimo, accanto al simbolo. Con l’Italicum 1.0 affermiamo il principio che va ridotto il potere dei partiti”. “Quando parlo il renzese vedo che vi svegliate tutti – ha aggiunto ridendo -. Quando parlo seriamente invece vi addormentate tutti”.
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