di Donatella Di Nitto
Firenze, 28 mar. (LaPresse) – L’Expo di Milano deve essere paragonato “a un grande convoglio che fa irruzione sulla scena nazionale, e mondiale, per disseminare intorno a sé messaggi e contenuti che vogliamo positivi”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal palco di Palazzo Vecchio a Firenze, dove si è conclusa la due giorni dal titolo ‘L’Italia 2015 – Il Paese nell’anno dell’Expo’, mette a tacere le numerose polemiche intorno all’evento e richiama l’Italia al senso di responsabilità. Per fare questo ricorda la “cultura plurisecolare che si è sedimentata in Italia”, caratterizzata “per il coraggio della discontinuità, dunque dell’invenzione, della progettazione ex-novo, della ricerca oltre i confini conosciuti, con esempi di grande interesse”.
“ITALIA ABBIA IL CORAGGIO DELLA DISCONTINUITA'”. E proprio con questo coraggio della discontinuità, aggiunge Mattarella, il paese deve saper affrontare anche il tempo che resta fino all’inaugurazione, il primo maggio prossimo, perché saranno giornate “le più affannose, una corsa per completare i padiglioni” perché l’Expo “non è, e non potrebbe essere, un appuntamento di routine”.
“SERVE IL MASSIMO IMPEGNO”. “Il capo dello Stato ribadisce che questa occasione è “una grande responsabilità” e il compito “va esercitato con il massimo impegno”. Una vera e propria sfida quindi, sottolinea Mattarella, che “non può andare delusa” perché rappresentata “dall’approntamento di sistemi, infrastrutturali e logistici complessi, in grado di rappresentare veri e propri hub di innovazione, preziosi e di traino per lo sviluppo”.
“MOBILITAZIONE OSTINATA CONTRO CORRUZIONE”. Insomma andare avanti “come un grande convoglio” proprio perché la responsabilità è tanta e non si può tornare indietro, soprattutto di fronte ad episodi di corruzione, che duramente hanno colpito il cantiere dell’Expo, corruzione che va combattuta non con “generiche esortazioni, quanto piuttosto, la mobilitazione ostinata e perseverante delle risorse della società italiana”.
A FIRENZE IN TRENO. Mattarella, alla sua seconda visita fiorentina dall’inizio del mandato, anche questa volta ha viaggiato su un Frecciarossa e Firenze gli ha dimostrato il suo affetto sia all’arrivo che alla partenza. Una folla gremita infatti lo ha atteso in piazza della Signoria, blindatissima, folla che ha salutato e applaudito il presidente.
L’OMAGGIO DI NARDELLA. Per l’occasione il primo cittadino fiorentino, Dario Nardella, ha donato al capo dello Stato una riproduzione del ‘Partenze’, realizzata dallo scultore Giampaolo Talani, a immagine del viaggiatore in bronzo di 3,5 metri situato in Washington Platz a Berlino, davanti alla stazione centrale. La scultura si ispira all’affresco ‘Partenze’ realizzato nel 2006 e collocato alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze.