Roma, 20 mar. (LaPresse) – Roma, 20 mar. (LaPresse) – “Lascio il Governo a testa alta. Guardandovi negli occhi continuerò a fare il mio dovere, come è giusto fare in Parlamento”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso dell’informativa nell’aula della Camera al termine del quale ha annunciato le dimissioni. Lupi ha sottolineato di aver preso questa decisione in maniera tempestiva, scegliendo di dimettersi “a 72 ore dai fatti e non dopo 72 giorni”. Ha inoltre ribadito che di non aver “mai fatto pressioni per procurare un lavoro” a suo figlio e che le accuse a lui mosse nell’ambito della vicenda delle Grandi Opere sono “immotivate e strumentali”.
“RENZI NON MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI”. “Voglio ringraziare il presidente del Consiglio – ha detto lUpi in un altro passaggio del suo intervento – che, al di là dei retroscena, e siamo troppo abituati in questo palazzo a vivere di retroscena, in un confronto franco, leale, sereno, non mi ha mai chiesto di dimettermi, ma ha affidato questa decisione alla mia scelta personale”.
L’ANNUNCIO DELLE DIMISSIONI IERI A ‘PORTA A PORTA’. L’annuncio delle dimissioni era arrivato ieri sera nel salotto di ‘Porta a porta’: “Domani – aveva detto Lupi – alla conclusione della informativa che terrò alla Camera, rassegnerò le mie dimissioni”. Una decisione che arriva dopo le polemiche nate dall’inchiesta fiorentina sugli appalti delle grandi opere, nelle cui carte viene citato anche il ministro delle Infrastrutture.
RENZI: DA LUPI SCELTA GIUSTA E DI SENSIBILITA’. Da Bruxelles, dove si trova per il vertice europeo, il premier Matteo Renzi ha ribadito quanto detto ieri sera: “Il gesto di Maurizio Lupi è un gesto di grande dignità e di sensibilità, che ha fatto sulla base di una valutazione politica che ha spiegato oggi in Parlamento. E’ stato mosso da valutazioni di opportunità politica”. Il rapporto personale con lui, ha detto il presidente del Consiglio, “rimane quello che è. Anzi paradossalmente è più forte di prima e credo che lavoreremo insieme, lui nel suo ruolo di parlamentare e di autorevole leader di Ncd nelle forme che quel partito vorrà prendere per continuare a lavorare sul processo di riforme”. Questa decisione, ha puntualizzato, non avrà “nessuna conseguenza di natura politica sull’azione del governo”.
INTERIM A RENZI. Il premier ha annunciato che assumerà l’interim per qualche giorno, poi lunedì sarà dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, “con cui mi confronterò, come pure mi confronterò con Maurizio per fare il punto sulle cose fatte e sui dossier aperti. Nei prossimi giorni prenderemo le decisioni richieste dalla Costituzione”.