Roma, 20 mar. (LaPresse) – Arriva alla fine di una giornata convulsa l’annuncio del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che sceglie il salotto di ‘Porta a porta’ per dire, direttamente agli italiani: “Domani, alla conclusione della informativa che terrò alla Camera, rassegnerò le mie dimissioni”. Una decisione che arriva dopo le polemiche nate dall’inchiesta fiorentina sugli appalti delle grandi opere, nelle cui carte viene citato anche Lupi.
Ieri Lupi aveva incontrato il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno Angelino Alfano a palazzo Chigi. Poi la conferenza dei capigruppo di Montecitorio aveva fissato per oggi alle 11 la sua relazione informativa sulla vicenda che lo vede coinvolto.
RENZI: E’ UNA SCELTA SAGGIA. Da Bruno Vespa, dopo aver annunciato l’intenzione di salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni, ha assicurato che non è stato il premier a chiedergli un passo indietro: “Renzi mi ha detto – ha raccontato -: ‘io non ti chiedo le dimissioni, non posso e non voglio chiedertelo, dico che è una decisione tua’”. In serata però lo stesso Renzi, da Bruxelles, ha accolto con sollievo la decisione: “La scelta di Maurizio – ha detto – è una scelta saggia per sé, per Ncd, per il governo”.
VERSO L’INTERIM. Ora si apre il problema della successione. La cosa più probabile, a quanto si apprende, sembrerebbe essere nell’immediato quella di un interim del premier, che lunedì si recherebbe dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sottoporgli la questione. Circolano diversi nomi, ma il problema è delicato perché incide sui rapporti nella maggioranza che regge il governo.
ALFANO: NON SI DIMETTE DA POLITICO. Lupi ha subito puntualizzato che non intende lasciare la politica, e già si parla per lui di un incarico da capogruppo di Ncd alla Camera: “Il mio gesto – ha detto – non vuol dire ritirarmi dalla politica”. E Alfano ha subito messo in chiaro che avrà il sostegno del suo partito: “Il suo gesto – ha detto – è la più alta testimonianza di distanza da logiche di potere. Lupi non si dimette da politico. Farà politica, se possibile, con più forza e determinazione. Insieme a noi”.
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