Roma, 14 mar. (LaPresse) – “In questo momento tutte le forme di lavoro stanno subendo una svalutazione fortissima dal punto di vista del contenuto e della rappresentanza”. Così Maurizio Landini alla fondazione della ‘coalizione sociale’ tra associazioni, movimenti e sindacato nella sede nazionale della Fiom in corso Trieste a Roma.
Per quanto riguarda il Jobs act, Landini ha affermato: “Agiremo contrattualmente per cambiare le leggi che cancellano i diritti dei lavoratori e creeremo il consenso per arrivare, se necessario, al referendum abrogativo di quelle stesse leggi”. “Non è mai successo dal dopoguerra – ha aggiunto – che un governo facesse leggi che cancellano i diritti senza consultare i diretti interessati né i sindacati”.
“Oggi è il punto di avvio di una discussione che ha registrato una presenza maggiore di quanto pensassimo”, ha ammesso. “Si conferma la disponibilità di chi ha partecipato a ragionare sulla costruzione di una coalizione sociale nel rispetto della nostra Costituzione – ha proseguito – laddove all’articolo 2 si parla appunto di coalizione sociale nella democrazia”.
“Oltre a un aspetto legislativo che si deciderà con il referendum, stiamo portando avanti anche un elemento contrattuale. Questa è la novità. La coalizione sociale punta a mettere insieme tutte le forme di lavoro“, ha spiegato ancora Maurizio Landini dopo un incontro a porte chiuse di circa 3 ore. “Se in questi anni la precarietà è stata usata per togliere diritti, noi dobbiamo capovolgere questo quadro. Quindi – ha proseguito il leader della Fiom – dobbiamo riunificare il lavoro per estendere i diritti a tutti. Questa è l’operazione che dobbiamo fare ed è questo il punto di oggi. E questo porta anche a cambiare il sindacato”.

