FOCUS Regionali, i dilemmi di Scelta Civica. Zanetti: Stiamo con Renzi

Roma, 6 mar. (LaPresse) – In Veneto l’appoggio andrà al Pd, ma forse al dissidente della Lega Flavio Tosi, mentre in Campania probabilmente sarà per Forza Italia. E’ un quadro difficile quello delle alleanze di Scelta civica per le regionali. A spiegarlo a LaPresse è il segretario del partito, Enrico Zanetti. L’ipotesi di una candidatura del sindaco di Verona Tosi alla presidenza del Veneto “è una novità emersa in questi giorni ed è una novità da valutare – spiega -. Pare di capire che Alleanza popolare ci sarebbe, quindi è un’alternativa per noi possibile. Fermo restando, però, che in Veneto la novità è maggiormente riconducibile al Pd. Sul Veneto oggi sarebbe difficile prendere una posizione netta. Fuori discussione è l’ipotesi Luca Zaia. Moretti (Alessandra, la candidata del Pd, ndr) e Tosi sarebbero delle opzioni per noi praticabili. Ma in assenza di un Tosi sostenuto da Ap, sarebbe scontata la scelta per Moretti”.

“IN CAMPANIA DAL PD UN CASINO SPETTACOLARE”. In Campania, invece, “la situazione è delicata. Avevamo un’interlocuzione da tempo convinta col Pd – racconta Zanetti -. Oggi c’è un problema grosso. Il Pd ha combinato un casino spettacolare. E onestamente, non per un giudizio moralistico su Vincenzo De Luca”, vincitore delle primarie ma condannato in primo grado per abuso d’ufficio, “al quale riconosco di essere stato un ottimo amministratore da molti punti di vista, ma per una questione di opportunità politica, non possiamo sostenere un presidente che noi non candideremmo nelle nostre liste”.

“SE HAI UNA SFIGA GIUDIZIARIA NON TI PUOI CANDIDARE, ASPETTI”. “Se interpreti la politica come servizio e non come carriera – continua il segretario -, nel momento in qui ti trovi con una condanna di primo grado ti allontani. Il partito ti dice ‘sistema i tuoi problemi e stai fermo un attimo. Quando li avrai sistemati, torna’. Se hai una sfiga giudiziaria, magari se sei già in pista, completi il tuo mandato mentre ti difendi. Ma non ti puoi candidare da condannato. No, aspetti. Non è un giudizio sulla persona, è un modo di affrontare la politica”.

“LEGGE SEVERINO? SAREBBE MEGLIO FOSSE INUTILE”. “A quelli che ci chiedono – prosegue – se c’è bisogno di rivedere la legge Severino, rispondo sempre che per me non dovrebbe esserci bisogno della legge Severino. Il che non vuol dire che siamo disposti a cambiarla. Per noi non ne servirebbe l’esistenza, perché i paletti della Severino noi li applicheremmo a prescindere”.

“STIAMO COL CENTROSINISTRA A TRAZIONE RENZIANA”. Insomma, alleanze a geometrie variabili, ma privilegiando il Pd: “Oggi – spiega Zanetti – in Italia lo scenario è chiaro, ma è di oggi”. Tutto potrebbe cambiare “se domani nel centrodestra emergesse una minore polarizzazione verso il populismo e nel centrosinistra cambiassero gli equilibri e tornassero i bersaniani” mettendo fine a “questo centrosinistra a trazione renziana”.

“MA NON SIAMO SOCIALISTI”. Ma questo non vuol dire uno spostamento verso sinistra di Scelta civica: “Nella mozione che mi ha eletto segretario – sottolinea – c’è scritto in neretto che non siamo un partito di centrosinistra, né riconducibile alla famiglia socialista europea”.