Giustizia, Anm sfida Governo su riforme: Ecco decalogo per cambiare

Roma, 26 feb. (LaPresse) – “Il Governo aveva presentato una riforma della giustizia in 12 punti. Molti non sono stati realizzati. Altri sono stati molto indeboliti. La buona giustizia si fa con le buone riforme che la politica dichiara di voler fare ma che ancora non ha fatto. Noi vogliamo sfidare la politica sul piano delle riforme e della buona giustizia”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli denunciando le criticità della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. I magistrati propongono “un decalogo semplice e chiaro”, che comprende la riforma della prescrizione “con l’abrogazione della legge ex Cirielli e blocco dei termini dopo la sentenza di primo grado”, l’estensione alla corruzione degli strumenti investigativi antimafia, la concreta attuazione della funzione rieducativa della pena con investimenti sul personale degli istituti penitenziari, la costituzione – per quel che riguarda il civile – di un vero ufficio del giudice, l’assicurazione del funzionamento del processo civile telematico, “che soffre per malfunzionamenti tecnici e per il mancato adeguamento dell’assistenza e della formazione”, l’attribuzione alla giustizia delle risorse sottratte alla mafia e quelle del Fondo unico per la giustizia, il rafforzamento della lotta all’evasione, l’assunzione di nuovi cancellieri e la riqualificazione del personale amministrativo.