Quirinale, Berlusconi manda capigruppo da Pd. Forse faccia a faccia con Renzi prima di giovedì

Roma, 27 gen. (LaPresse) -Sono iniziate stamattina 9,30 nella sede del Partito democratico le consultazioni per l’elezione del presidente della Repubblica. Tra i primi ad incontrare il segretario del Pd, Per l’Italia-centro democratico e Scelta Civica.

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo quanto si apprende, non parteciperà all’incontro tra la della delegazione di Forza Italia con il Partito democratico, a cui prenderà parte anche il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi. Berlusconi al termine del vertice con la dirigenza di Forza Italia, svoltosi oggi a pranzo a Palazzo Grazioli, ha deciso che a guidare la delegazione che incontrerà il segretario del Pd Matteo Renzi saranno i due capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. Lo riferiscono fonti azzurre precisando che fino ad oggi non era stata ufficializzata la presenza dello stesso Berlusconi. Non è escluso – spiegano le tesse fonti – che Berlusconi e Renzi si incontrino per un faccia a faccia prima di giovedì, quando inizieranno le votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Scheda bianca per Forza Italia nelle prime tre votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti interne al partito, l’orientamento che darà Silvio Berlusconi ai suoi. Silvio Berlusconi riunirà i gruppi di Camera e Senato di Forza Italia domani alle 16 a Montecitorio.

ALFANO –“Con il momento che stiamo vivendo, di passaggio costituzionale fondamentale, è bene che ci sia qualcuno che conosca le regole”. Queste le parole del leader di Area popolare (Ncd-Udc) Angelino Alfano al termine del faccia a faccia con Matteo Renzi nell’ambito delle consultazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica. “Preferiamo un politico che abbia esperienza, relazioni, una onestà indiscussa e nessuno scheletro nell’armadio, di modo che stiamo tranquilli nel momento in cui si stanno cambiando 40 articoli della carta costituzionale”, ha sottolineato. “Oggi non era il giorno per fare nomi – ha concluso – ma oggi è emerso con chiarezza che serve una persona che abbia forte esperienza nelle istituzioni, solide relazioni internazionali e capacità di gestire delicati momenti istituzionali”.Silvio Berlusconi e Angelino Alfano si rivedranno di nuovo giovedì mattina. Lo confermano fonti parlamentari. I due leader faranno il punto sulla linea dei moderati da tenereáa poche ore dal voto per l’elezione del Presidente della Repubblica. Mercoledì invece Alfano riunirà i gruppi di Area popolare (Ncd-Udc) in Senato e Camera per riferire dell’esito dell’incontro avuto con il segretario del Pd,áMatteo Renzi.

Il Partito Democratico, attraverso il suo presidente Matteo Orfini, ha invitato i parlamentari ex Cinque Stelle che stamattina hanno formalizzato la loro fuoriuscita dal M5S a partecipare questa sera agli incontri al Nazareno con le delegazioni per il Quirinale.

Nuova riunione dei gruppi parlamentari del Pd con Matteo Renzi domani mattina, in vista delle elezioni del Presidente della Repubblica. I deputati incontreranno il segretario dem alle 8, mentre l’appuntameto con i senatori è alle 9.30.

EX PARLAMENTARI DEL M5S- “Vogliamo portare avanti a tutti i livelli la proposta di un Capo dello Stato che sia autorevole in Italia e in Europa. Un presidente di tutti e non un fan del Patto del Nazareno, sostenuto da quelle forze fino a ora garanti di devastanti politiche economiche, pilotate dall’Ue che presto saranno messe in discussione”. Così il senatore Fabrizio Bocchino, membro del coordinamento ex M5S, che staserà sarà al Nazareno per le consultazioni sul Quirinale.

“Ci siederemo al tavolo delle consultazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, ci saremo per rappresentare le istanze di tutti quei cittadini che vogliono un netto segnale di discontinuità con il passato”, aggiunge Bocchino. “Dopo la vittoria di Syriza in Grecia, il tema delle politiche economiche anti-austerità si imporrà sulla scena europea e il nostro Paese, che più di tanti altri soffre gli effetti della crisi, a maggior ragione dovrà essere interlocutore credibile sulla scena internazionale: ecco perché vogliamo portare avanti a tutti i livelli la proposta di un Capo dello Stato che sia autorevole in Italia e in Europa”, prosegue.

Sempre in merito alla partita del Quirinale, Bocchino sottolinea che occorre “puntare alla più ampia convergenza possibile”. “Il nostro obiettivo è contribuire al risultato di un’intesa non fuori, ma dentro il Parlamento”. “Riteniamo sbagliato, infatti, tirarsi indietro, come ha deciso di fare il M5s, e non partecipare a tavoli di discussione su un tema centrale quale la scelta del capo dello Stato”, conclude.

SALVINI- “Di candidati ne abbiamo tanti, ma non sono di sinistra quindi non saranno Presidente della Repubblica”. Così il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, prima di entrare nella sede del Pd per incontrare il leader Matteo Renzi nell’ambito delle consultazioni per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. “Renzi non ascolta nessuno? Io sono contento di essere debole in Parlamento ma forte nel Paese”, aggiunge il leader del Carroccio.- “No, scheda bianca no. Una scelta la facciamo, concorderemo un nome di centrodestra che non merita la scheda bianca”, ha aggiunto il leader del Carroccio.

PADOAN: IO AL COLLE?HO GIA’ TANTO DA FARE – “Io credo che sia un grande onore se qualcuno viene considerato, ma ricordo che sono il ministro dell’Economia e ho già tanto da fare così”. Così ha risposto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, a SkyTg24 alla giornalista che gli chiedeva a proposito di una sua eventuale candidatura per la Presidenza della Repubblica, data dai rumors tra le ipotesi possibili.