Roma, 16 gen. (LaPresse) – “L’approvazione da parte del Parlamento europeo della risoluzione sul caso dei nostri marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, rappresenta un atto dovuto, per quanto tardivo, nei confronti di due cittadini europei, indebitamente ristretti nella propria libertà di movimento senza capi d’imputazione da ben tre anni. Un tempo tutt’altro che ragionevole”. Così, in un comunicato, i parlamentari europei del Movimento 5 stelle. “Riteniamo – aggiungono – che a buon diritto la risoluzione qualifichi la restrizione inflitta ai due fucilieri e i lunghi ritardi delle autorità locali nell’istruzione del procedimento come una grave violazione dei loro diritti umani, sanciti da trattati internazionali quali la Convenzione internazionale sui Diritti civili e politici, firmata e ratificata anche dall’India”.
“In virtù di tali considerazioni, l’auspicio espresso dalla risoluzione affinché la competenza giurisdizionale sia attribuita alle autorità italiane e/o a un arbitraggio internazionale appare senz’altro opportuno. Per tale motivo chiediamo all’Alto Rappresentate dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, di mantenere l’impegno ufficialmente preso a nome della Commissione, traducendo la volontà del Parlamento europeo in iniziative politiche concrete, senza esitare a mettere sul tavolo anche le relazioni politiche e commerciali tra l’Unione europea e la Repubblica dell’India, presenti quanto future: a nostro avviso, gli interessi economici non possono e non debbono in alcun modo prevalere sulla difesa dei diritti umani fondamentali. Speriamo presto di poter dire che anche l’Europa, infine, s’è desta”, concludono i parlamentari.