Roma, 12 gen. (LaPresse) – “La manifestazione di Parigi ha certamente un significato importante, ma non dobbiamo rischiare che si trasformi in una melassa buonista che mescoli le responsabilità e inibisca le scelte. La foto di gruppo dei leader alla testa del corteo deve trasformarsi in un momento di decisione: si escludano subito dal Patto di stabilità le spese per la sicurezza, si avvii immediatamente la costruzione di una forza di reazione militare comune dell’Unione, e si ribadisca con forza che il nostro continente non è disposto a negoziare in alcun modo con chi minaccia i valori fondanti della nostra civiltà. Chi vuole vivere tra di noi deve accettare senza riserve le nostre regole. E le deve accettare tutte”. Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista a Il Messaggero.
“La signora Le Pen e Salvini danno voce alla paura della gente. Una paura più che legittima”, ha aggiunto l’ex Cavaliere spiegando le posizioni dei due leader politici.
Poi soffermandosi sul ruolo dell’Occidente verso la minaccia dello Stato islamico (Isis), l’ex premier sottolinea gli errori compiuti. “L’Occidente – ha affermato Berlusconi – in questi anni ha sbagliato molto e deve dare un segnale chiaro”.
“La timidezza, la paura con cui negli ultimi anni abbiamo difeso i nostri valori e, aggiungo, la nostra sicurezza, hanno convinto gli estremisti islamici che il nostro è un mondo debole e conquistabile”, ha proseguito il leader di Forza Italia. “Il ritiro delle truppe dall’Iraq – ha aggiunto – ha consentito addirittura la nascita di uno stato che propugna la conversione universale all’Islam attraverso la violenza. L’Occidente deve reagire con determinazione e, se serve, tutti gli Stati devono essere pronti a dare il proprio contributo, anche con truppe di terra”.
Berlusconi quindi sollecita l’Italia a fermare il ritiro delle forze dall’Afghanistan e invita l’Europa a prendere “l’iniziativa per un intervento deciso contro Al Baghdadi e il suo Califfato”. Alla domanda se l’Italia debba partecipare con proprie truppe, Berlusconi ha risposto “certo. Chi governa deve saper prendere decisioni difficili e coraggiose. Quando eravamo al governo non abbiamo esitato, perché, oggi più che mai, esitare può significare condannare a morte il nostro modello di civiltà”.