Roma, 8 gen. (LaPresse) – “Al ministro Alfano che, con riferimento al decreto fiscale, si chiede se ‘una cosa giusta può diventare sbagliata solo perché si applica a Berlusconi’, noi di Scelta Civica rispondiamo ‘assolutamente no, non può’. Il punto però è un altro”. Lo dice il sottosegretario all’Economia e deputato di Scelta Civica Enrico Zanetti. “E cioè – spiega – che introdurre esenzioni penali potenzialmente per milioni sul reato di frode documentale, quello più grave in assoluto, quello che presuppone la predisposizione intenzionale di documenti falsi per rappresentare operazioni in realtà inesistenti, a prescindere da Berlusconi non è affatto una cosa giusta: è una cosa sbagliatissima”.
Per Zanetti “è invece giusto e opportuno alzare in modo ragionevole le soglie di depenalizzazione degli altri reati tributari dichiarativi meno gravi, come la dichiarazione infedele, e depenalizzare completamente, ferme restando le sanzioni amministrative, le mere omissioni di versamenti dell’Iva in presenza di dichiarazioni fedelmente presentate. Scelta Civica e’ anni luce distante dalla demagogia fiscale che la sinistra sta mettendo in campo in questi giorni e siamo seriamente preoccupati che questo cortocircuito politico-mediatico finisca per mettere a rischio tante misure di razionalizzazione del sistema penale tributario che si attendono da anni. Questo però non ha nulla a che vedere con l’introduzione di esenzioni, potenzialmente anche molto elevate, per il più odioso e indifendibile dei reati tributari”.