Roma, 6 gen. (LaPresse) – “Ci voleva un incapace totale come Marino per uccidere un’altra tradizione romana. La sera del 5 gennaio piazza Navona era meta di famiglie, bambini, romani, turisti che partecipavano gioiosi a un vero e proprio rito laico che chiudeva i giorni delle feste. Ieri sera la piazza appariva come uno spettrale deserto, che avrà fatto contenti gli snob che hanno il popolo in orrore, ma che ha reso Roma ancora più tetra”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “A quanti vantano la lotta contro l’abusivismo – continua – facciamo presente che la stessa piazza Navona è in questi giorni pascolo di centinaia di clandestini che vendono di tutto e che le vie dei saldi, con i negozi che pagano tasse in quantità in ginocchio, sono invase da venditori extracomunitari che, esentasse, vendono indisturbati prodotti illegali”.
“Roma deve liberarsi certamente da mafie e comitati d’affari. Ma anche da uno come Marino che, finanziato da Buzzi, uomo coop rosse protagonista degli scandali e che è stato accompagnato nel suo tragico cammino da tanti collusi con il sistema di mafia Capitale. Oggi quattro iniziative improvvisate non restituiranno ai romani la Befana di piazza Navona, che dovrebbe portare a Marino del carbone a forma dei sanpietrini che il Comune voleva vendere, facendo parziale marcia indietro solo dopo la nostra reazione”, conclude Gasparri.