Roma, 26 dic. (LaPresse) – “Prima di alimentare un polemica estemporanea sulla chiusura di Pompei e degli altri musei e luoghi della cultura statali il giorno di Natale, inviterei tutti ad approfondire le cose. Prima dell’estate nell’accordo coi sindacati nazionali per le aperture straordinarie si sono indicate, oltre alle domeniche, anche le festività in cui garantire l’apertura e tra queste Pasqua, Santo Stefano, 25 aprile, 1 maggio, ferragosto. Non invece Natale e Capodanno. Del resto anche il Louvre è chiuso a Natale e il primo giorno dell’anno”. Così il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
“È stata una scelta che ho condiviso dopo aver visto i risultati delle aperture di Natale e Capodanno 2012 e 2013 – spiega Franceschini -. A Pompei Natale 2012, visitatori 889. Natale 2013: visitatori 827”. “Per avere un confronto nella prima domenica del mese di apertura gratuita i visitatori a Pompei sono stati una media di oltre 15mila ognuna, con picchi sopra i 20mila. Come si vede – prosegue il ministro – dati i comportamenti familiari e le condizioni atmosferiche durante queste festività (i dati di Capodanno a Pompei sono solo leggermente migliori di quelli di Natale) non attraggono visitatori e non giustificano i costi di una apertura straordinaria”.
“I dati di tutti gli altri luoghi della cultura confermano quelli di Pompei: Natale 2013 visitatori 12.376 rispetto ai 311.017 della prima domenica di dicembre 2014. Come si vede quindi, una scelta dettata solo da ragioni di buona amministrazione”, conclude il ministro dei Beni culturali.