Roma, 24 dic. (LaPresse) – Nel decreto attuativo del Jobs act che disciplina il contratto a tutele crescenti approvato dal Consiglio dei ministri non è previsto il cosiddetto opting out, ovvero la possibilità per il datore di lavoro di bypassare il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato con un super-indennizzo. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato: “Il Jobs act è una rivoluzione copernicana. Solo l’ideologia o la malafede possono impedire di riconoscere come si sia fatto un passo in avanti nel dare più tutele a chi non ne ha”. “La cosa fondamentale è che nessuno ha più alibi per non investire in Italia – ha specificato Renzi – e nessun imprenditore può dire che c’è in Italia un sistema che disincentiva la libera azienda”. “Se avessimo applicato l’opting out saremmo andati oltre la delega che il Parlamento ci aveva assegnato”, ha detto inoltre il presidente del Consiglio rispondendo alle domande dei giornalisti.
ILVA ATTO PIÙ IMPORTANTE, TARANTO SPESSO UMILIATA DA POLITICA – “Forse l’atto più importante, il modo in cui voglio dare il buon Natale ai cittadini di Taranto, città spesso umiliata dalla politica” è il decreto ‘salva Ilva’, ha detto Renzi passando a parlare dell’Ilva di Taranto. “Da un minimo di 18 a un massimo di 36 mesi. Questo è l’intervallo temporale nel quale io colloco l’intervento pubblico”, “fondamentale per salvare un polo industriale che è il cuore del Mezzogiorno”. “Taranto – ha aggiunto -. merita che ci sia un grande, diretto intervento da parte dello Stato”.
Il decreto Ilva prevede “quattro grandi voci – ha elencato – aspetti culturali; sblocco di alcuni lavori come porto e bonifiche; fino a 30 milioni di euro alla regione Puglia per programmi di riqualificazione dell’ospedale e la creazione di una ricerca ad hoc sui tumori. L’Ilva andrà in amministrazione straordinaria a gennaio: avremo la possibilità di usare la Marzano come fu per Alitalia nel 2008, spero con risultati migliori. Nomineremo tre commissari che gestiranno rilancio azienda e risanamento ambientale, accompagnati da un investimento pubblico”.
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