Roma, 17 dic. (LaPresse) – “Io sono tentato da un dialogo parlamentare con tutti per risolvere i problemi, non sono tentato da Renzi. Se siamo ancora qui, io e altri, è perché alla maglia ci teniamo”. Lo afferma, in un’intervista a Repubblica, Walter Rizzetto, deputato M5S “critico”, vicino a Tommaso Currò che ieri, in Aula, ha annunciato la sua uscita dal partito. “Tommaso Currò è un amico, sapevo del suo travaglio”, commenta Rizzetto, che non si aspettava che se ne andasse: “È stato un fulmine a ciel sereno. Ma ammiro chi fa delle scelte e se ne assume la responsabilità”.

Rizzetto, però, spiega che avrebbe “preso in considerazione” anche le dimissioni da deputato, “così come non avrei votato la risoluzione del Pd”, come invece ha fatto Currò. Il deputato pentastellato non sa dire se altri colleghi si preparino all’uscita, ma dice: “spero di no” e assicura: “non sono tentato da Renzi”. Non condivide, comunque, le offese rivolte a Currò sul web e soprattutto quelle degli altri deputati del M5S: “Certe cose non meritano commento”, in aula c’era un clima “teso. Il giubilo di alcuni miei colleghi quando Currò ha annunciato che se ne andava è stato una vergogna”. Rizzetto ha difeso Currò arrivando a sfiorare la rissa con Ignazio La Russa (FdI), che “lo accusava perché non si è dimesso da deputato. Gli ho risposto di stare zitto, lui che sta qui da trent’anni”.

E il deputato difende anche il lavoro di Currò, che ora viene accusato dal Movimento di non aver lavorato bene: “Per Tommaso parla la sua attività. È stato un parlamentare molto bravo. Abbiamo dato il sangue insieme per due anni. E non lo dico perché siamo amici. Questa è politica”. Infine, sulle dichiarazioni di Renzi, che ha commentato “Io ho fatto un’apertura (al M5S, ndr) ed è stata capita” Rizzetto assicura: “Allora è meglio chiudere le finestre, tira troppo vento”.

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