Bruxelles (Belgio), 11 dic. (LaPresse) – La presidenza italiana di turno del Consiglio Ue, in questi sei mesi, nel campo della giustizia ha portato avanti diversi dossier, soprattutto “la protezione dei dati personali” e la proposta di direttiva sulla presunzione di innocenza. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in audizione in commissione Libertà civili del Parlamento europeo. “La protezione dei dati ha assorbito l’impegno italiano nel semestre”, ha aggiunto.
Qui, ha spiegato, “abbiamo ottentuo dal Consiglio un’approvazione definitiva per quanto riguarda il trattamento dei dati personali nel settore pubblico, con norme che garantiscono agli stati membri sufficiente margine di flessibilità”. Si tratta di regole che “non intaccano il valore del regolamento generale e rispondono alla preoccupazione delle delegazioni sul mantenimento delle legislazioni nazionali”. Inoltre, ha proseguito Orlando, “abbiamo approvato un approccio generale sulla presunzione di innocenza, e si possono avviare negoziati”.
La presidenza italiana ha quindi affrontato il tema dei combattenti stranieri. “Abbiamo promosso un dialogo tra ministri della Giustizia e l’agenzia europea Eurojust”. Infine la presidenza italiana “ha richiamato l’attenzione sulla lotta alla criminalità organizzata e riciclaggio di denaro”.